In Sardegna, si punta sul riso. S perch il chicco bianco pu davvero diventare una coltura in grado di alternarsi, a Simaxis e dintorni, al tradizionale carciofo. Il responso viene dalla trebbiatura, avvenuta una settimana fa, del campo sperimentale coltivato a Samassi da un agricoltore del posto, Giuseppe Piras. La resa, di circa 85 quintali di riso ad ettaro, considerata soddisfacente dai tecnici dell’Universit di Sassari che hanno seguito Giuseppe Piras nella prova-riso. Giuseppe Piras uno dei due coltivatori di Simaxis, l’altro Enrico Pinna. Insieme, hanno coltivato riso con metodo in asciutto, che si differenzia dal tradizionale ad allagamento. Col sistema in asciutto, l’irrigazione della coltura avviene a pioggia con i microirragatori. In questo modo, il risparmio di risorsa idrica notevole e garantito, ma anche le rese sono incoraggianti, almeno a guardare il responso della mietitura del campo di Giuseppe Piras. Infatti, un ettaro pu arrivare a 90-100 quintali di riso. Ora, per il riso sardo, gi pronta una nuova sfida: bisogna capire bene la filiera, non pensare solo a seminare ma anche ai processi di essiccazione e commercializzazione, e ragionare su superfici e quantitativi pi grandi: almeno 500 quintali.
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost