Oggi si festeggiano le Forze Armate e allora festeggiamo anche la risicoltura. Pochi lo sanno, ma il nostro settore combatté da protagonista la Prima Guerra Mondiale, fornendo uomini e mezzi. Anche mezzi, sì, cavalli, buoi e i primi trattori. Lo racconta “La Risicoltura e la Grande Guerra”, il libro di Giuseppe Sarasso e Paolo Viana edito da Interlinea (con prefazione di Antonio Finassi) che trovate nelle librerie di Novara, Vercelli e Mortara. L’epopea della Stazione Sperimentale di Risicoltura, la battaglia per la panificazione con farine di riso, la scoperta del trapianto, gli esperimenti per l’aratura elettrica… e poi le pressioni per evitare la coscrizione di operai e acquaioli, ma anche dei buoi e dei cavalli, le origini di una meccanizzazione indotta proprio dall’assenza di braccia e armenti leggere questo libro significa rinnovare il ricordo della Grande Guerra ma anche capire da dove veniamo. Nella foto grande, la trattrice Pavesi-Tolotti sui campi di battaglia. Per informazioni e prenotazioni: direzione@risoitaliano.eu
DE MINIMIS: IL NUOVO REGOLAMENTO
La Commissione europea pubblica il 13 dicembre 2024, il nuovo regolamento che alza la soglia “de minimis”, a 50.000euro/agricoltore/triennio.