La Regione Piemonte replica a Risoitaliano.eu che ha riportato le lamentele dei risicoltori (LEGGI L’ARTICOLO) sulla disposizione in risaia delle trappole per contrastare l’invasione da Popillia Japonica. (AVVISO). Ne siamo soddisfatti. Significa che la Regione ha preso sul serio il malumore e offre delle spiegazioni, che saranno lette con attenzione dai risicoltori.
«ln questi giorni sugli organi di informazione regionali e locali sono stati pubblicati alcuni articoli relativi all’emergenza Popillia japonica riportando richieste contrapposte da parte degli agricoltori e della cittadinanza» scrive la Regione che in una lunga lettera illustra le misure di lotta del Piano di azione 2021, a fronte di una diffusione sempre più consistente di quest’insetto. Il documento contiene una conferma indiretta delle nostre preoccupazioni: «Va tenuto presente che gli adulti di popillia hanno un comportamento gregario: quando i primi arrivano in una zona, tendono a richiamarne altri, insieme alle erosioni di foglie, fiori e frutti che liberano sostanze volatili attrattive, causando danni rilevanti e spesso concentrandosi su alcune piante e trascurandone altre nelle vicinanze» scrive la Regione Piemonte. I risicoltori dei terreni scelti per la disposizione delle trappole temono per l’appunto che l’insetto esca dall’area del Ticino e si propaghi nelle risaie. Si parla soprattutto delle trappole a ombrello: nessuno state posizionate 2400. La lettera è una informativa, cioè non risolve il problema, ma crediamo che possa essere l’inizio di un maggior dialogo tecnico tra l’Ente regionale e i risicoltori, sulle carenze del quale Risoitaliano.eu ha scritto più volte e, se necessario, continuerà a farlo. Scarica la lettera sulla Popillia