Nei giorni scorsi si sono moltiplicate le segnalazioni di risicoltori preoccupati per la campagna avviata dalla Regione Piemonte contro la Popillia Japonica. Che questo coleottero sia pericoloso per il riso lo abbiamo scritto già nel 2020 (leggi l’articolo) e per quanto non siano ancora stati fatti studi sistematici la campagna della Regione inquieta. La ragione è che le trappole che servono a catturare e uccidere gli insetti agiscono anche da richiamo per i medesimi, col risultato che, per contenere l’invasione da Popillia nell’area del Ticino, la si fa arrivare in risaia. A questo punto ci chiediamo: su quali basi scientifiche e tecniche i funzionari della Regione hanno disposto di installare le trappole proprio sugli argini delle risaie? Forse perché è comodo metterle lì? Urge una risposta.
URGE UNA POLITICA IRRIGUA
L’aggiornamento delle risorse idriche nelle analisi di Alberto Lasagna