I sementieri rilanciano l’allarme reimpiego. Lo fa per primo Cesare Martinotti della Lugano Leonardo srl, secondo cui «la quantità di semente riutilizzata in Italia si attesta al 40% circa, e questo problema potrebbe essere risolto con un incentivo all’acquisto della semente certificata, che esiste in quasi tutti i paesi europei. Questo è grave, perché l’Italia è il primo produttore e ha una responsabilità europea: quando si parla di qualità bisogna garantirla. Altro problema è l’assenza di incentivi alla ricerca; sarebbe quindi sufficiente un incentivo all’utilizzo di seme certificata per favorire indirettamente un maggior sviluppo ed incremento della ricerca». Autore: Ezio Bosso
L’IMPORT NON FERMA IL LUNGO B
Si torna a scambiare a ritmi feriali nell'ultima seduta di borsa di questa settimana a Mortara. La ripresa degli scambi porta ad alcune variazioni positive, in diversi casi frutto di allineamenti a prezzi già espressi altrove ma figlie del crescente interesse della...