La relazione con cui l’Associazione dei laureati in Scienze agrarie di Vercelli e Biella analizza il bilancio dell’azienda risicola contiene dei dati interessanti che dimostrano come la riduzione dei principi attivi autorizzati in risicoltura comporti un crollo produttivo.
DIFESA
«Chi conosce bene la risicoltura e il territorio – recita lo studio – constata che sono sempre più diffusi gli appezzamenti dove il controllo delle infestanti è carente. In Italia la produzione del riso, nonostante che l’evoluzione genetica proponga varietà sempre più prestanti, presenta un trend stabile, se non cedente». (Dati 2021 ricavati dal bilancio preventivo di collocamento rev. 1 del 16/1/2022 deliberato dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente Nazionale Risi).
FATTORI DI PRODUZIONE GUIDANO IL CAMBIAMENTO
Lo studio evidenzia anche come sia proseguito il processo, che in 40 anni ha ridotto drasticamente il numero delle aziende, incrementando la superficie media aziendale coltivata a riso a 60 ha. L’evoluzione è stata innescata da fattori tecnici (meccanizzazione ed erbicidi) e sociali (invecchiamento), che permangono validi, anche se attualmente stanno incontrando alcuni ostacoli. Riguardo l’affitto annuo dei terreni, sono state segnalate aste che hanno portato le offerte massime oltre a 1.000 €/ha. I valori riportati nello studio (750 €/ha) si riferiscono alla campagna 2021.
PROPRIETARI NON CONDUTTORI: AUMENTA IMPOSIZIONE FISCALE
Le Finanze statali hanno sospeso le imposte fondiarie per coltivatori diretti ed imprenditori agricoli, ma al fine di recuperare parte del gettito hanno innalzato l’imposizione sul reddito dominicale, dovuta dai proprietari non conduttori. Inevitabilmente al momento dei rinnovi dei contratti i proprietari dei fondi cercano di recuperare le maggiori imposte rivalendosi sui canoni.
AZIENDE SEMPRE PIU’ GRANDI
La ripartizione delle aziende nelle varie classi di superficie coltivata a riso evidenzia, in modo significativo, l’ampia variazione del parametro dell’estensione. Ciò contrassegna la struttura produttiva della risicoltura italiana, con la conferma della riduzione numerica delle aziende inferiori ai 100 ha, e l’incremento delle categorie superiori. Scarica il bilancio2022.