Alla fine del Consiglio informale che si è svolto la settimana scorsa in Romania, la Presidenza ha preannunciato che, contrariamente a quanto finora indicato, non presenterà un general partial agreement, vale a dire un accordo parziale su alcuni punti della riforma della PAC, bensì una relazione sullo stato di avanzamento, al Consiglio dei Ministri UE dell’agricoltura che si svolgerà il prossimo 18 giugno. Durante il CSA che precede il Consiglio, molte delegazioni (NL, DE, DK, LT, BE, ES, SE, LU, FR, IE, MT) hanno sollevato perplessità sulla possibilità di arrivare ad un general partial approach sottolineando che alcuni elementi chiave devono essere ridiscussi a livello tecnico, come per esempio il carattere obbligatorio degli eco-schemi o i pagamenti accoppiati. Le stesse perplessità sono state sollevate dai Ministri durante il pranzo organizzato dalla Presidenza. Da parte sua la Commissione ha messo in dubbio il position paper della Presidenza in quanto poco ambizioso dal punto di vista ambientale. Altri punti di disaccordo sono la definizione di “agricoltore genuino”, la possibilità di escludere i piccoli agricoltori dalla condizionalità e le modifiche introdotte a livello di ocm ortofrutta. Il Commissario Hogan, da parte sua, ha sottolineato come sia importante avere un accordo sul Quadro finanziario prima di tirare conclusioni politiche. Il processo di riforma è quindi rallentato a livello di Consiglio: il Consiglio dei Ministri di Lussemburgo del 18 (ultimo sotto la presidenza rumena) potranno forse fare avanzare le discussioni su alcuni punti ma sicuramente non vi saranno documenti definitivi nemmeno parziali a livello di Consiglio dei Ministri. Autore: Luciano Pellegrini
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost