L’agricoltura, la silvicoltura e altri settori rurali sono particolarmente vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici. La politica agricola comune (PAC) ha quindi un ruolo chiave da svolgere nella promozione della mitigazione del clima e nel sostenere questi settori per adattarsi ai cambiamenti climatici. La Commissione europea ha pubblicato qualche giorno fa uno studio esterno per analizzare l’efficacia e l’efficienza da parte della Ue in merito all’azione per il clima di alcune misure chiave della Pac.
Le origini
Lanciata nel 1962 per sostenere la produzione di cibo a prezzi concorrenziali e di buona qualità per i cittadini europei, la Politica agricola comune ha introdotto l’azione per il clima tra i suoi obiettivi generali nel 2013. Lo studio dimostra che grazie al sostegno della Pac, il settore agricolo ha compiuto vari sforzi nel tempo per adeguare le sue pratiche, pur essendo in grado di preservare il modello di fattoria familiare europea, la sua diversità e di prevenire abbandoni potenzialmente dannosi nelle zone rurali.
Le emissioni di CO2
Dal 1990 le emissioni di CO2 non provenienti dall’agricoltura sono diminuite costantemente di oltre il 20%. La Commissione è soddisfatta di tutti gli sforzi intrapresi dagli agricoltori ma riconosce che è necessaria una transizione verso un’agricoltura più verde. Per questa ragione tra le proposte della PAC post 2020 sottolinea l’esigenza di impostare maggiori ambizioni ambientali e climatiche con una nuova architettura verde per facilitare e incoraggiare l’assistenza ambientale e l’azione per il clima nelle pratiche agricole. Si avverte anche l’esigenza di introdurre un “nuovo modo di lavorare” per consentire agli Stati membri di progettare il loro piano strategico della PacC per raggiungere gli obiettivi comuni dell’Ue in materia di ambiente e cambiamenti climatici, fissando obiettivi quantificati e prendendo in considerazione specifiche esigenze e condizioni locali. Da qui la necessità di poter imporre agli Stati membri la dimostrazione su come i loro piani strategici della PAC contribuiranno agli obiettivi dell’azione per il clima. Dovrebbe quindi essere aumentato il bilancio per la ricerca e l’innovazione (R & I) nel settore alimentare, agricolo, dello sviluppo rurale e della bioeconomia, questo svolgerà un ruolo chiave nel ridurre le emissioni agricole e migliorare l’assistenza ambientale.
Greening benefico
Le conclusioni dello studio forniscono una panoramica e una valutazione dell’impatto di diverse misure della PAC sui cambiamenti climatici e le emissioni di gas serra: tra le misure che hanno un impatto positivo sulle emissioni, lo studio ha rilevato che le misure di greening nell’ambito del sostegno al reddito hanno contribuito in particolare alla riduzione delle emissioni di gas serra (GHG) grazie al mantenimento di prati permanenti e aree benefiche per la biodiversità (aree di interesse ecologico). Utilizzando un modello di simulazione, lo studio ha concluso che tali misure hanno ridotto le emissioni agricole del 2% su base annua.
Ruolo dei Psr
I programmi di sviluppo rurale hanno anche dimostrato di contribuire a una riduzione delle emissioni per misure quantificabili. Lo studio ha concluso che hanno ridotto le emissioni dell’1,5% su base annua. Inoltre, l’agricoltura biologica, sostenuta dalla Pac, ha anche contribuito a ridurre le emissioni agricole.
Il peso del reddito
Per quanto riguarda il sostegno accoppiato volontario (VCS), il sostegno al reddito legato alla produzione per un settore in difficoltà, mostra risultati più contrastanti a seconda del settore. Lo studio ha rilevato che per il settore dell’allevamento, questo schema porta ad un aumento netto delle emissioni di gas serra, pur non essendo in grado di quantificarlo. Per le colture proteiche, il supporto VCS riduce le emissioni, ma per il momento viene utilizzato solo su piccola scala. Poiché non tutti gli effetti delle misure della Pac sul clima e le emissioni di gas serra sono quantificabili, lo studio ha anche evidenziato influenze indirette. Ad esempio, il sostegno al reddito degli agricoltori contribuisce a sostenere una varietà di aziende agricole in tutta Europa, con conseguenti benefici per l’ambiente. Infine, lo studio ha anche riconosciuto il valore aggiunto Ue della Pac, che ha innalzato il livello di ambizione climatica negli Stati membri. Autore: Luciano Pellegrini