Del riso si consuma proprio tutto: il mercato di olio di riso, ricavato dalla pula, è stato valutato intorno ad un valore di 1,2 milioni di tonnellate nel 2015, su un totale di 165 milioni di tonnellate scambiate sul mercato degli oli alimentari. L’India ha 1,4 milioni di tonnellate di potenziale di produzione di questo tipo di olio, per ora non completamente sfruttate, visto che se ne producono soltanto 900 mila tonnellate circa. La Cina è il secondo più grande mercato con una produzione stimata di circa 200 mila tonnellate nel 2014. Giappone e Thailandia sono gli altri mercati importanti nel 2014 con una produzione stimata di oltre 80 mila tonnellate e 50 mila tonnellate rispettivamente. Il fatto che questo prodotto contribuisca a ridurre i livelli di colesterolo può sostenere la crescita dei consumi fino al 2023, poiché si tratta di un olio disponibile a prezzi competitivi rispetto all’olio d’oliva. Dispone anche di un equilibrio ottimale tra grassi monoinsaturi e polinsaturi, che si prevede possa far aumentare la durata di conservazione rispetto a quello di girasole. Attualmente, in Italia, solo poche aziende producono olio di riso ed è forte il sospetto che la materia prima non sia nazionale.
L’approvazione da parte della Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e dell’American Heart Association, l’Associazione americana che si occupa di malattie cardiache, probabilmente favorirà ulteriormente la crescita. Si tratta di una sostanza usata anche come ingrediente in molti prodotti da forno, con un rapporto fino al 20%, tra questi torte, biscotti, pane e pizza. Anche l’abbondante disponibilità di materie prime sotto forma di riso in particolare nei paesi asiatici non dovrebbe provocare un aumento delle quotazioni nonostante l’incremento della domanda. La produzione è concentrata principalmente in Paesi come India, Cina, Giappone, Thailandia e Vietnam. Nel 2013, è stato costituito l’Icrbo (il Consiglio Internazionale dell’olio di crusca di riso) che riunisce i grandi produttori – tutti asiatici – e vuole stabilire uno standard scientifico uniforme, allo scopo di concentrarsi sui prodotti a valore aggiunto. Il consiglio promuove inoltre la correttezza delle pratiche commerciali tra i suoi paesi membri e incoraggia e promuove il miglioramento della comunicazione tra produttori, governi locali e ricercatori accademici. Intende inoltre sponsorizzare i programmi di formazione per tecnici allo scopo di aumentare la produzione di olio di crusca di riso e creare consapevolezza tra i consumatori circa i suoi benefici.