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LA LOMBARDIA SI PREPARA AL PAN

da | 11 Mag 2021 | Norme e tributi

Il Piano d’Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari è il regolamento che ogni Stato dell’Unione Europea è tenuto a predisporre per razionalizzare e ridurre l’uso dei fitofarmaci in agricoltura. Alla fine del 2019 si è concluso il quinquennio di applicazione del primo PAN e l’entrata in vigore del nuovo regolamento era prevista per l’anno 2020, allo scopo di consolidare e perfezionare gli obiettivi raggiunti nei cinque anni di programmazione. Eppure, essendosi verificati ritardi nella predisposizione del Piano, poi ulteriormente aggravati dalla diffusione della pandemia, si è verificato uno slittamento che potrebbe posticipare al 2022 l’entrata in vigore del nuovo regolamento.

La prima bozza del futuro PAN

La prima bozza del futuro PAN, del resto, benché approvata in via preliminare dal comitato tecnico-scientifico e pubblicata sul sito del Ministero delle Politiche Agricole alimentari e Forestali, inserendosi in un sistema estremamente articolato di interessi, è stata oggetto di molte critiche sotto forma di ben 23.000 osservazioni puntuali e 45 documenti di accompagnamento, anche di segno opposto, da parte di chi la considerava troppo ecologista oppure troppo permissiva. Il Comitato Tecnico Scientifico ha comunicato la ripresa delle proprie attività nel luglio 2020 con l’obiettivo di pubblicare una seconda bozza del PAN entro dicembre 2020 ma, della bozza, non si hanno più notizie. E i ritardi si accumulano.

Non solo: si prevedono ulteriori lungaggini anche nel corso dell’iter di approvazione, dato che il documento finale dovrà essere approvato all’unanimità dai Ministeri e poi dalla Conferenza Stato-Regioni. Se si considera la prima bozza pubblicata, si rilevano poi alcuni fattori che ne hanno influenzato la stesura, primo fra tutti l’esito della visita ispettiva della Commissione Europea del maggio 2017, che aveva sottolineato la mancanza di indicatori quantitativi sull’avanzamento del programma, il basso numero di irroratrici certificate e alcune criticità sull’applicazione del sistema di produzione integrata.

Se si considera la prima bozza, tra gli obiettivi del nuovo PAN si prevedono una armonizzazione nelle procedure di rilascio delle abilitazioni all’uso dei fitofarmaci e la creazione di una banca dati Nazionale per favorire la comunicazione e l’informazione sui rischi, fermo restando il mantenimento dell’obbligo della formazione. Altre priorità del nuovo PAN saranno lo sviluppo della ricerca per la riduzione dell’uso dei fitofarmaci e la di tutela della salute della popolazione. Particolare attenzione è accordata anche alla tutela delle aree protette, delle acque e degli impollinatori creando sinergie con le normative europee riguardanti le aree natura 2000, la Direttiva Habitat e la Direttiva Uccelli.

Altri obiettivi del PAN

Altri obiettivi specifici del nuovo Pan riguardano la riduzione di almeno il 20% della vendita di sostanze attive candidate alla sostituzione e della presenza dei residui di sostanze attive nelle acque superficiali.

Temi caldi da affrontare restano anche l’integrazione nel PAN delle nuove tecnologie quali l’agricoltura di precisione e la digitalizzazione per migliorare l’efficienza della gestione dei prodotti fitosanitari. Interessante anche la possibilità di introduzione di un disciplinare per semplificare regolamentare l’utilizzo dei droni. Il tema del rapporto tra disposizioni in etichetta e nuove soluzioni tecnologiche troverà invece probabilmente spazio in un decreto ministeriale successivo al PAN.

Di fondamentale importanza risultano essere, poi, il dialogo e l’integrazione forte e proficua delle misure del PAN con il Piano Strategico Nazionale che ogni Stato Membro è tenuto a sviluppare nel contesto della nuova PAC, delineando strategie che includano alcuni capisaldi della condizionalità rafforzata quali il controllo funzionale delle irroratrici, la tutela delle aree protette e la manipolazione e lo stoccaggio dei principi attivi. Tra gli obiettivi del nuovo PAN ci sarà, in tale contesto, l’aumento della governance in ciascuna Regione mettendo in atto un coordinamento tra tutte le amministrazioni competenti e il Comitato Tecnico Scientifico, creando una solida struttura amministrativa di riferimento per i rapporti con le amministrazioni centrali.

Va segnalato che sono stati recentemente pubblicati i Decreti legislativi sulla riforma del Servizio Fitosanitario Nazionale e il riordino delle norme nel settore delle sementi. L’intervento legislativo mira, in particolare, a rilanciare il ruolo e l’efficienza del Servizio Fitosanitario Centrale (SFC) e dei Servizi Fitosanitari Regionali (SFR), con l’obiettivo di rendere ancora più efficiente e veloce la capacità di risposta del sistema nei confronti delle minacce derivanti dall’introduzione di organismi nocivi (Dlgs n. 19 del 2 febbraio 2021). Ecco allora, di seguito, come le Regioni recepiscono i regolamenti  afferenti al PAN.

ll Pan in Regione Lombardia

Al fine di migliorare l’attuazione del PAN sul territorio di propria competenza, la Regione Lombardia fa fede alle linee guida per l’applicazione del Piano di azione nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, emanate con delibera n. 1376 del’11 marzo 2019. Sono state, inoltre, recentemente pubblicate le nuove norme tecniche di difesa delle colture e controllo delle infestanti con Comunicato regionale 9 marzo 2021 – n. 33. Regione Lombardia adotta come base delle norme tecniche di difesa e diserbo per la campagna agricola 2021 il testo consolidato delle Linee Guida Nazionali: le norme sono valide sia per le misure agroambientali del PSR sia per i programmi operativi delle organizzazioni dei produttori ortofrutticoli (OCM ortofrutta – reg. 1308/13/CE); nelle norme sono indicate anche le schede di difesa e diserbo delle colture per le quali non è previsto il pagamento di premi specifici.

Le schede diserbo del riso sono state modificate e allineate alle Linee Guida Nazionali. In attuazione della l.r. 13/2020 che ha modificato l’art.67 della l.r. 31/2008, le funzioni del Servizio fitosanitario regionale dal 1° gennaio 2021 verranno riunificate presso la Direzione Generale Agricoltura di Regione Lombardia. Autore: Milena Zarbà

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