“L’accordo sottoscritto dall’Unione europea sull’importazione di riso a dazio zero dal Vietnam è lo specchio di una evidente debolezza politica del governo Renzi e del disinteresse generale al problema. Così a pagare saranno i risicoltori del Nord, assolutamente non tutelati a Bruxelles”. L’accusa è dell’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava (foto piccola), che evidenzia come “il disinteresse ministeriale rispetto alle decisioni europee rischia di vanificare i risultati positivi ottenuti dalle Regioni, Lombardia in testa, che sul riso erano riusciti nelle fasi negoziali della Pac a escludere la coltura dal greening e a collocare 22,6 milioni di euro per gli aiuti accoppiati”. Azioni, ricorda l’assessore lombardo, che hanno contribuito a garantire stabilità e serenità fra i produttori, in una fase comunque positiva dei prezzi di mercato. Fava sollecita il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, “a intervenire affinché il tema del riso venga inserito nel prossimo Consiglio agricolo dell’Unione europea, perché non si possono differire ulteriormente le questioni relative ai dazi e all’etichettatura sull’origine. Ricordo al ministro Martina che l’Italia coltiva una superficie di oltre 220.000 ettari a riso, pari al 42% del totale europeo, e che la Lombardia, da sola, produce il 42% del riso Made in Italy”. (10.08.2015)
CORDONE FITOSANITARIO UE
La Commissione ha presentato la sua proposta di revisione delle norme esistenti il 17 ottobre 2023, tenendo conto dell’esperienza.