Promessa mantenuta. La Regione Lombardia è tornata a erogare a luglio l’anticipo regionale sulla domanda unica. Arriveranno 95 milioni di euro per 10.349 imprese agricole lombarde, erogando una quota pari al 50% delle risorse che, in base alla normativa comunitaria, le imprese ricevono solo a partire dal mese di novembre. Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi, presentando i dati relativi all’anticipo della Pac in Lombardia. La misura era già stata attuata in passato dalla Regione Lombardia, negli anni tra il 2010 e il 2014, e nel solo anno 2014 i beneficiari dell’anticipo in Lombardia sono stati 30.416, per un valore complessivo di 310 milioni di euro.
Il commento di Coldiretti
«Per le imprese agricole di Coldiretti, questo anticipo rappresenta un aiuto concreto nel colmare le difficoltà economiche e gestionali che le aziende devono affrontare. Un risultato che conferma l’impegno preso lo scorso febbraio, quando la Giunta regionale aveva approvato lo stanziamento di un massimo di 250 milioni di euro da erogare alle imprese agricole sotto forma di prestito, per anticipare i finanziamenti della Pac».
Il Commento di Cia
«Un provvedimento importante per le imprese agricole lombarde, che consente di programmare con più tranquillità le attività aziendali e nello stesso tempo ne allevia le difficoltà economiche e di gestione»: questo il commento di Cia-Agricoltori Italiani Lombardia alla delibera. «Ringraziamo l’assessore regionale lombardo Fabio Rolfi, prosegue Cia Lombardia, che è riuscito ad ottenere quanto promesso, oltre che il Ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio e il Governo italiano che con una modifica ai principi contabili consente alle regioni virtuose di ripristinare, dopo alcuni anni, un provvedimento di grande aiuto per migliaia di imprese agricole».
Il commento di Confagricoltura
Anche Confagricoltura Lombardia ha appreso con viva soddisfazione la notizia. Così Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia, commenta il provvedimento: «L’anticipazione era stata impropriamente interrotta nel corso della precedente legislatura regionale, a causa di una norma che impediva alla Regione Lombardia di erogare risorse disponibili: si tratta invece di una scelta fondamentale per il settore agricolo, perché le aziende hanno bisogno di questi contributi per dare continuità alla propria attività. Per questo motivo – afferma ancora il presidente di Confagricoltura Lombardia – auspichiamo che i nuovi organismi politici che governano l’Unione europea possano modificare radicalmente le regole di erogazione degli aiuti diretti, prevedendo in modo strutturale l’anticipazione a luglio, senza rendere quindi necessario il provvidenziale intervento regionale». Autore: Martina Fasani