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LA GITA ITALIANA DEL DOTTOR PLAN

da | 6 Mag 2015 | NEWS

ue2Questa volta non scriveremo “Tutto quello che avreste voluto sapere sul riso ma non avete mai osato chiedere”. Perché Damien Plan, il solerte funzionario della DgAgri che da martedì a domani sta battendo palmo a palmo la risaia italiana di domande ne ha fatte parecchie. Il suo obiettivo? Capire se gli italiani hanno ragione a invocare l’adozione della clausola di salvaguardia contro il riso a dazio zero proveniente dalla Cambogia, perché hanno realmente costi aziendali insostenibili per i prezzi dell’indica, oppure se il dossier presentato mesi fa dal governo sia una bella collezione di fandonie, costruita dai “soliti” italiani per campare a spese altrui.

Naturalmente il contegno del funzionario comunitario – la cui visita italiana era stata concordata mesi fa, durante le discussioni con la Commissione proprio sul dossier Cambogia, che Risoitaliano ha pubblicato in esclusiva (http://www.risoitaliano.eu/esclusivo-il-testo-del-nuovo-dossier-cambogia/)- è stato ineccepibile e impenetrabile. Martedì il market officer della Direzione Agricoltura della Commissione ha visitato il centro ricerche dell’Ente Risi, quindi la Riso Scotti, oggi era a Robbio, per visitare l’azienda agricola di Giovanni Daghetta (foto piccola), quindi alla Riso Gallo e in serata alla Curti riso. Domani sarà invece all’Expo, dove l’Ente Risi ha uno stand e Scotti è official sponsor del cluster del riso. L’incontro di martedì come quello di ieri è stato rigorosamente a porte chiuse, ma siamo ugualmente in grado di mostrarvi la foto della “gita italiana” del dottor Plan (in primo piano nella fotografia grande), il quale in passato si è occupato di sementi per una multinazionale tedesca attiva anche in campo farmaceutico. In seguito, ha lavorato sul riso asiatico.

In Lomellina, secondo fonti ben informate, Plan si è informato sulla capacità dei silos e sul numero delle macchine utilizzate dall’azienda risicola che ha visitato, una delle più avanzate – e quindi dai costi meglio ottimizzati – perché da anni lavora con contratti di coltivazione per una nota multinazionale del settore dolciario. Il funzionario europeo è arrivato a Robbio con la convinzione che i costi di produzione del riso italiano fossero più bassi del dichiarato, perché così riportavano alcuni studi europei, peraltro confutati dal dossier del governo e soprattutto da un dettagliato studio dell’associazione dei laureati in agraria della Provincia di Vercelli. I risicoltori presenti, tra cui vi erano Paola Battioli, Giuseppe Ferraris e Alice Cerutti, hanno fatto presente che al computo europeo mancano diverse voci, come il lavoro dei proprietari e dei loro famigliari, oppure il valore della proprietà fondiaria. L’incontro è stato utile per comunicare a Bruxelles il punto di vista della filiera italiana. Il dottor Plan era accompagnato dal segretario generale della Fert Chris Brown (la seconda persona inquadrata nella foto grande). (06.05.2015)

PAGANINI SOTTO L’ALBERO

PAGANINI SOTTO L’ALBERO

L’offerta, nonostante un aumento nell’investimento di superficie del 37,6%, in seguito all’inserimento in griglia di Paganini, è in difetto

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