Poche novità emergono dalle sedute di questo inizio di settimana. Il listino di Novara è tutto positivo ma reduce da una seduta in cui si era tenuto il freno tirato rispetto a quanto avvenuto il giorno seguente. Gli apprezzamenti, dunque, sono sostanzialmente allineamenti con quanto riportato dai listini della scorsa settimana.
BENE TONDI E TIPO LOTO
Unica eccezione la voce Sole CL, che si allinea ai 65 €/q lordi visti per altri tondi, come Centauro e Omega CL, già da venerdì (leggi l’articolo dedicato alla borsa di Mortara). Anche la seduta di martedì a Vercelli è parca di novità in questa ultima settimana di ottobre.
Il listino propone tutte voci invariate ad eccezione dei tondi, che si allineano alle quotazioni viste in precedenza, e dei lunghi A generici e di pregio. I primi erano a 70 €/q lordi già da una settimana, mentre i secondi (per ora solo quotati alla voce Loto nella sede piemontese) si affacciano per la prima volta a 75 €/q lordi. La seduta di Milano ricalca quanto visto a Vercelli, con l’unica eccezione della valutazione di Augusto, pari a quella di Loto come consuetudine. Prima settimana di stabilità per i lunghi A da interno, forse anche per un calo nelle commercializzazioni, e sempre più fissi a 50 €/q lordi i lunghi B.
LA DOMANDA DIMINUISCE
Le dinamiche di mercato sono sempre quelle descritte nelle scorse settimane, secondo quanto ci riferiscono gli operatori: domanda predisposta all’acquisto e offerta poco propositiva. Si inizia a sentir parlare, però, di un leggero calo nell’insistenza della richiesta, dimostrato anche da un listino poco mobile.
Come vi abbiamo spiegato, la forte e repentina spinta al rialzo dei listini, vista nelle scorse settimane soprattutto per i risi da interno, era anche volta a mandare un segnale alla grande distribuzione per far crescere il prezzo all’ingrosso del riso lavorato. Le riserie, come abbiamo appreso di recente, sono in discreta difficoltà sul fronte delle spese ma, avendo acquistato molto riso nelle ultime settimane dello scorso mercato e nelle prime dell’attuale, ora sono interessate principalmente a venderlo al meglio possibile, per ristabilire il loro equilibrio di bilancio ottimale. Per questo, forse, ora sono meno indirizzate all’acquisto, soprattutto delle varietà di cui avevano fatto maggiore scorta, ossia i risi da interno rimasti invariati nei bollettini.
CONTRAZIONE PER I RISI DI PREGIO
Un’altra lettura potrebbe arrivare dal consumo finale. Sappiamo che è possibile sia in atto una contrazione della domanda per i risi maggiormente pregiati, arrivati oltre i 5 €/kg sugli scaffali. Questa può aver influito sulla domanda di risone portando al primo listino invariato per i lunghi A da interno. Domani, in seguito alla pubblicazione dei dati aggiornati, analizzeremo l’andamento dei trasferimenti per capire meglio quale lettura è più vicina alla realtà, anche se probabilmente sono entrambi i fattori a definire i comportamenti visti in questa seduta. Autore: Ezio Bosso.
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