La domanda elevata rispetto alle disponibilità resta il fattore che determina la crescita dei prezzi che rallenta solo in pochi casi.
LA BORSA DI NOVARA
A Novara ancora in su il gruppo tondo ma non solo: Balilla-Centauro e Sole segnano +12 €/t, mentre Selenio raggiunge i 675 €/t di prezzo massimo, con un ottimo +25 €/t. Lido, Loto e Augusto salgono di ben 50 €/t, arrivando a min 500 €/t e max 530 €/t. Crescono ancora anche i lungo A generici (+15 €/t) e i lungo B (+25 €/t); nel gruppo dei risi da interno Baldo sale di 25 €/t (min 440 €/t e max 455 €/t), Carnaroli di ben 40 €/t (min 620 €/t max 660 €/t), Arborio (min 480 €/t e max 500 €/t) e Roma (min 420 €/t e max 435 €/t ) di 20 €/t.
LA BORSA DI VERCELLI
Nella mattinata di martedì anche Vercelli fa proseguire la crescita delle voci Selenio, arrivando a min 689 €/t e max 700 €/t (+30 €/t), Roma (min 459 €/t max 474), che sale di 41 €/t, Baldo, con un + 39 €/t (min 465 €/t e max 474 €/t) e lungo B, che con arriva a min 411 €/t e max 430 €/t grazie ad un +25 €/t, distaccandosi di 10 €/t dalla quotazione del lunedì. Le altre voci mantengono il prezzo del giorno precedente a Novara, alcune avendolo già acquisito la settimana precedente e altre, come Arborio (+20 €/t), CL388 (+20 €/t )e Carnaroli (min +50 €/t e max +40€/t), crescendo. Solo la voce Loto rimane indietro rispetto alla borsa merci novarese, restando invariata.
MILANO SI ALLINEA
Nel pomeriggio di martedì a Milano i prezzi si allineano alle quotazioni delle altre due sedi, grazie ad un +20 €/t su Roma, Baldo e Carnaroli, ad un +30 €/t su Arborio e similari, +40 €/t su Augusto, +50 €/t per gli “indica” e +20 €/t per Selenio. Loto non si smuove come a Vercelli, mentre continua l’ascesa nella sua unica quotazione per Vialone Nano, che sfiora ormai 1 €/kg al prezzo ivato grazie ad un +15 €/t che lo porta a min 845 €/t e max 915 €/t.
LA DOMANDA GUIDA ANCORA I PREZZI
Dopo aver dato i numeri di una crescita che non sembra destinata a fermarsi, non possiamo fare altro che sottolineare la vivacità e l’anomalia proposta da questa campagna di vendite. Offerta un po’ bloccata mentre la domanda rimane più che soddisfacente, come dimostrano i parecchi aumenti. Molti di questi, tuttavia, sono adeguamenti a prezzi che si erano già registrati in alcune contrattazioni la scorsa settimana. La situazione è complessa per gli operatori, mai trovatisi con così poca disponibilità di prodotto a gennaio. Lo testimoniano i dati sui trasferimenti. Ogni contrattazione sembra avere una dinamica propria, slegata dal bollettino e spesso a prezzi più elevati, creando un contesto confuso in cui è difficile districarsi.
Le voci di prezzi più alti di quelli a listino si rincorrono, ad esempio si parla di Selenio a 75 €/q (prezzo ivato) e Centauro a 65 €/q. Per Arborio e similari si parla di 55 €/q con pagamenti più lunghi, a 90 giorni. Per Carnaroli ci sono poche richieste ma si attestano a 70 €/q. Sono molto richiesti i similari a 65 €/q. Per questi ultimi sono accettate anche rese inferiori a quelle “standard”. Lunghi A generici a 50 €/q, con varietà di pregio a 60 €/q. Tornando al mercato interno, Baldo e Roma, compresi i loro similari ed in particolare Barone CL, sono stati acquistati a 50 €/q. Questo prezzo è stato sottoscritto da poche riserie (anche se nel caso del Barone si tratta di una riseria di prima grandezza), che si interessano a varietà spesso destinate all’export anche per carenza di prodotto a livello generale.
A VERCELLI FRENANO GLI AUMENTI?
Andrea Lazar, mediatrice vercellese, parla in questi termini della seduta: «Le modifiche che si registrano oggi sul bollettino sono frutto di movimenti iniziati già da venerdì, spesso in sordina. I lunghi A generici e i tondi, escluso Selenio, sono le uniche voci per le quali non si segnala una crescita, tendenza preponderante sul mercato attuale. Il prodotto disponibile è poco in generale. Siamo troppo avanti su tutti gli indicatori in una situazione simile a quella che viviamo in estate, quando il riso venduto è l’80-90%. Le quotazioni a listino sono ormai diventate superflue di fronte a queste circostanze e procediamo fissando un prezzo sul singolo blocco di merce, più o meno consistente. Non credo che le quotazioni aumenteranno ancora molto, in particolare per i gruppi tondo e lungo B, per i quali è previsto l’arrivo di merce estera a breve, essendo state liberalizzate nuovamente le importazioni. »
MILANO: RISO DA INTERNO IN ASCESA
«Si conferma il trend della settimana con ulteriori aumenti del risone, oggi coinvolte soprattutto le varietà di riso da interno, come Arborio, Carnaroli e Vialone Nano, e i lunghi B- spiega il mediatore milanese Stefano Pezzoni, parlando della seduta meneghina. Scambi ridotti per scarsità sia dal lato dell’offerta, sia della domanda. Quest’ultima è bloccata, in quanto il mercato del riso lavorato non riesce a stare dietro alla volatilità mostrata dal risone nell’ultimo periodo. Vedremo nelle prossime settimane se gli operatori dell’industria avranno tempo e possibilità di fare accettare gli aumenti di questi ultimi 15 giorni, ne va della loro sopravvivenza.»
DOMANDA ALTA MA I TONDI RALLENTANO
Adelio Grassi ci parla come di consueto della seduta novarese, spiegando: «I prezzi si sono adeguati alle quotazioni espresse in diverse contrattazioni nella settimana passata. Poca l’offerta disponibile, anche per scelta dei produttori che, vedendo la tendenza al rialzo, non sono propensi a vendere la merce rimanente in magazzino, nella speranza di ottenere un prezzo ancora migliore. La crescita non sembra volersi fermare ed il mercato è ancora in tensione. L’unico gruppo merceologico che sembra arrestare un po’ la sua corsa è il tondo, ad eccezione di Selenio per il quale prevedo ulteriori aumenti.» Autore Ezio Bosso