I prezzi aumentano perché c’è più domanda interna, ma le scorte mondiali sono elevate: il presidente dell’Associazione delle industrie risiere italiane, Mario Francese risponde alle domande più “calde” del momento.
I prezzi del risone stanno crescendo: dipende dalla chiusura delle frontiere alle importazioni, dall’incremento delle vendite di riso bianco della Gdo o dal fatto che a giugno l’industria e la Gdo negoziano i nuovi ordini e l’industria ha interesse a una crescita dei valori?
L’evoluzione dei prezzi in questo momento dipende dall’aumento di domanda sul mercato interno che probabilmente marginalmente si tradurrà in un aumento dei consumi su base annua. In altre parole, i consumatori italiani stanno acquistando più riso in questo frangente, temendo penurie di prodotti alimentari, ma è probabile che, rientrando l’emergenza, assisteremo ad un calo della domanda. (Avviso)
Qual è il sentiment dei mercati internazionali del riso in questo momento?
Nonostante in questo momento alcuni Paesi come il Vietnam, Cambogia, e India stanno mettendo in atto politiche tendenti ad evitare una carenza di riso per le proprie popolazioni, a cui si aggiungono alcune momentanee difficoltà logistiche, in realtà sul medio periodo non vi è ragione di temere poiché le scorte mondiali di riso sono molto elevate e cresciute lo scorso anno a 180 milioni di tonnellate (FAO).
L’incremento dei prezzi pare comunque diversificato per gruppi varietali: cosa sarà più richiesto nel 2020?
La domanda di riso sul mercato italiano ed europeo su base annua non sarà molto diversa dalle stime effettuate da Airi nello scorso gennaio e che hanno portato a indicare le superfici da seminare a riso. (Leggi l’articolo)
Le semine non sembrano andare come Airi si aspettava: che valutazione fa?
Al di la delle previsioni dell’Ente Nazionale Risi, che risalgono al gennaio scorso, auspichiamo che gli agricoltori cambino gli orientamenti per avvicinarsi alle nostre indicazioni. Come tutti gli anni non sapremo esattamente le superfici coltivate prima del mese di luglio. (Avviso)
Dopo il lockdown come cambierà il consumo e quindi il mercato del riso, in particolare di quello da risotto ?
L’ospitalità alberghiera ma in particolare i ristoranti saranno gli ultimi a ripartire dopo il lockdown ed è quindi prevedibile un calo della domanda di questo comparto sul medio periodo, compensato tuttavia dall’aumento dei consumi domestici.
Quali riflessi si attende dall’accordo appena firmato e che aprirà le nostre esportazioni in Cina?
Il protocollo firmato dal nostro ambasciatore a Pechino rappresenta un obiettivo fortemente perseguito da Airi da oltre 9 anni. Necessario dire che si potrà vendere riso ai cinesi dopo che i loro funzionari avranno verificato con un sopraluogo in Italia l’applicazione del protocollo, ovviamente dopo che l’emergenza Covid 19 sarà terminata. Solamente allora inizieremo a promuovere gradualmente le nostre varietà in quel Paese di conseguenza non ci sono quindi riflessi sull’immediato per il mercato. Autore: Paolo Viana