Un buon risotto non si improvvisa. Ci vuole metodo. E in Lombardia c’ chi lo tutela. E’ la Confraternita del risotto, un gruppo di appassionati cultori della cucina del riso che ha adottato un rigido protocollo in "risicula latina verba", un latino maccheronico, nel quale spiega come si fa il risotto alla maniera dei nostri nonni. E ovviamente riconosce il titolo di "risottaio" solo a chi se lo merita veramente. La "laurea" della Confraternita campeggia gi in numerosi ristoranti lombardi. Una descrizione dettagliata di questa Confraternita la troviamo in "Sua maest il Riso", l’ultima fatica di Alfredo Zavanone, pubblicato dalla Casa Editrice Atesa di Bologna. Come spiega l’Autore, la Confraternita del risotto propone "non solo ricette speciali, ma soprattutto metodo", nella convinzione che l’elemento pi importante per quest’arte gastronomica non sono gli ingredienti ma le modalit con cui il risotto deve essere cucinato. L’Associazione composta da gastronomi, cuochi ed esperti di cultura locali, riuniti per valorizzare le preparazioni culinarie non solo del risotto, come piatto fine a se stesso, ma della cultura del riso in generale, in tutte le sue applicazioni, siano queste alimentari, storiche o scientifiche. Un altro compito della Confraternita verificare "de visu" i locali della ristorazione, per controllare se il risotto servito viene cucinato a dovere. Se lo chef supera l’esame, il locale pu fregiarsi di una targhetta della Confraternita che attesta la capacit di servire in tavola autentici risotti: "non possono in alcun modo essere confusi – spiegano i sodali – con altre simil-preparazioni che utilizzano risi di basso costo, adatti per minestre o pietanze che nulla hanno a che vedere con i risotti approvati dalla giuria appositamente costituita". L’iniziativa della Confraternita partita dalla Pro Loco di San Nazzaro de’ Burgundi e dal Circolo "La Barcela" di Pavia, associazione aperta a tutti coloro che amano il riso, i suoi derivati e le sue ricette. Oggi la Confraternita composta da oltre un centinaio di persone.
IL CLIMA CAMBIA, CARTESIO NO
Un Carnaroli produttivo e molto stabile che fa della precocità una marcia in più