La Commissione ha illustrato in questi giorni i nuovi obiettivi ambientali della nuova Pac, che entrerà in vigore dal 2020: svolgerà un ruolo fondamentale nello sviluppo di un settore agricolo pienamente sostenibile che supporti l’ambiente, fronteggi il cambiamento climatico e migliori la vita rurale fornendo inoltre alimenti sicuri e di alta qualità ad oltre 500 milioni di consumatori. Investire, sostenere e premiare gli agricoltori dell’Ue è fondamentale per proteggere l’ambiente e migliorare l’efficienza e il ritorno economico, osserva Bruxelles. Aumentare la formazione e il trasferimento delle conoscenze, ristrutturare e adattare le pratiche agricole, sostenere una migliore gestione del territorio, adottare la digitalizzazione e la tecnologia è il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura, è il suo messaggio.
Tre su nove sono ambientali
Tre dei nove obiettivi futuri della Pac mirano a migliorare e le azioni e ambizioni in materia di ambiente e cambiamenti climatici, contribuendo alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti del clima nonché all’energia sostenibile; promuovere lo sviluppo sostenibile e una gestione efficiente delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria; contribuire alla protezione della biodiversità, servizi ecosistemici avanzati e conservazione di habitat e paesaggi.
Condizionalità rafforzate ed ecoprogrammi
La Commissione europea propone di offrire agli Stati membri il sostegno, la flessibilità, gli strumenti basati su prove concrete e la responsabilità di essere ambiziosi nel definire la progettazione e il finanziamento di regimi ambientali e climatici. Ciò avverrà mediante condizionalità rafforzate ed ecoprogrammi per il sostegno al reddito e misure agroambientali-climatiche per lo sviluppo rurale, in conformità con le loro esigenze e condizioni locali.
Cambia la condizionalità
La condizionalità è parte integrante del futuro quadro della Pac e sostituisce l’inverdimento e la condizionalità dell’attuale PAC. Stabilisce la linea di base per impegni agricoli più ambiziosi e sostenibili attraverso l’adozione di buone pratiche e norme agricole da parte degli agricoltori. La condizionalità collega il sostegno al reddito (e altri pagamenti basati sull’area e sugli animali) a pratiche e norme agricole rispettose dell’ambiente e del clima note come “Buone condizioni agricole e ambientali” (Gaec) e Requisiti di gestione obbligatori (Smr). Queste pratiche e questi standard mirano a fornire un livello più elevato di azione ambientale e climatica.
I Gaec
I Gaec definiscono gli standard per mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici; affrontare le sfide idriche; protezione del suolo e qualità; gestione del territorio; e protezione e qualità della biodiversità. Ci sono un totale di 10 Gaec nella nuova Pac, 3 nuovi Gaec in più rispetto all’attuale formulazione della politica agricola.
Per quanto riguarda il cambiamento climatico, le condizioni sono formulate come segue:
GAEC 1 – Pascoli permanenti.
GAEC 2 – Conservazione di terreni ricchi di carbonio come torbiere e zone umide (nuovo).
GAEC 3 – Mantenimento della sostanza organica del suolo attraverso il divieto di bruciare le stoppie.
Per quanto riguarda l’acqua:
GAEC 4 – Istituzione di strisce tampone lungo i corsi d’acqua.
GAEC 5 – Uso obbligatorio del nuovo Farm Sustainability Tool for Nutrients (nuovo).
Protezione e qualità del suolo:
GAEC 6 – Gestione minima del terreno sotto lavorazione del terreno per ridurre il rischio di degrado del suolo, anche in pendenza.
GAEC 7 – Nessun suolo nudo nel periodo più delicato.
GAEC 8 – rotazione delle colture (sostituisce la diversificazione delle colture).
Per quanto riguarda infine biodiversità e paesaggio:
GAEC 9 – Manutenzione di elementi e aree non produttivi, compresa una quota minima di superficie agricola destinata a caratteristiche o aree non produttive, conservazione di elementi paesaggistici, divieto di tagliare siepi e alberi durante la stagione di nidificazione e allevamento degli uccelli e come opzione, misure per evitare specie di piante invasive (sostituisce le aree di interesse ecologico).
GAEC 10 – Divieto di convertire o arare prati permanenti nei siti Natura 2000 (nuovo). (L’ANALISI PROSEGUIRA’ CON GLI SMR) Autore: Manuela Indraccolo