La Coldiretti preme perché sia emanato un nuovo decreto del Ministro delle politiche agricole, dopo quello che riforma la legge sul mercato interno, allo scopo di rendere effettiva la norma – contenuta nella nuova legge – sulla tracciabilità del riso. Lo rivela all’Arena di Verona oggi Gianmaria Melotti (foto piccola), consigliere d’amministrazione dell’Ente Nazionale Risi ed esponente veronese del sindacato agricolo.
Nell’intervista, il risicoltore (che trasforma e vende il proprio riso e ha aperto una risotteria a New York) ricorda che con la nuova legge sul mercato interno è possibile fregiare alcune varietà come il Vialone Nano dell’aggettivo “classico” a patto che si possa certificarne la purezza e collega al decreto sulla tracciabilità, previsto dalla norma e da emanare entro 90 giorni dalla sua entrata in vigore, la possibilità di «dimostrare che il nostro Vialone Nano proviene da semente certificata e tutelare le varietà storiche». La tracciabilità, che è strettamente connessa all’utilizzo di semente certificata, è una delle battaglie che la Coldiretti ha combattuto durante l’esame del provvedimento sul mercato interno, esigendo che la nuova norma la contemplasse. Ora la bonomiana intende passare all’incasso.