Dal 1° settembre al 4 febbraio 2022 la nuova campagna europea 2021-2022 (base lavorata) ha registrato un totale di 475 mila tonnellate di riso importato, contro le 420 mila dello stesso periodo dell’anno scorso. Di queste, 360 mila tonnellate sono di riso Indica a grana lunga e 200 mila di rottura di riso (erano 107 mila l’anno scorso). Lo riporta il rapporto settimanale di Gaotrade, The Rice, consultabile online.
Sul totale delle importazioni la Cambogia ha rappresentato 52 mila tonnellate contro le 43 mila lo stesso anno. Il Myanmar ha esportato in Europa 62 mila tonnellate contro le 46 mila tonnellate dello stesso periodo dello scorso anno.
IN CALO IL BASMATI
Le importazioni di riso basmati greggio e lavorato (Regno Unito non incluso) ammontano a 97 mila tonnellate contro 106 mila tonnellate dello stesso periodo dello scorso anno (di cui 90 mila tonnellate dal Pakistan e il resto di origine indiana).
Va ricordato che dal 18 gennaio non è più in vigore la clausola di salvaguardia. Dunque è possibile prevedere variazioni significative per quanto riguarda l’import rispetto all’andamento dell’anno scorso. Alla settimana precedente, quindi con riferimento al periodo che va dal 1° settembre al 31 gennaio per quanto riguarda la nuova campagna di importazione 2021-2022 (base lavorata) si segnalavano 470 mila tonnellate di riso importato contro le 400 mila dello stesso periodo dell’anno precedente. Di queste, 355 mila tonnellate di riso indica a grana lunga, 200 mila di rottura di riso (erano 100 mila alla stessa data dell’anno scorso).
Per quanto riguarda le importazioni totali, la Cambogia rappresentava 44 mila tonnellate contro le 41 mila tonnellate dell’anno scorso. Il Myanmar 58 mila tonnellate contro le 43 mila tonnellate dell’anno precedente. Per quanto concerne il basmati greggio e lavorato (Regno Unito non incluso), le importazioni ammontavano a 94 mila tonnellate contro le 103 mila dell’anno precedente. Di queste 88 mila provenivano dal Pakistan, il resto di origine indiana.