LA BORSA DISTANTE DAGLI SCAFFALI

da Ezio Bosso | 30 Giu 2023 | NEWS

Continuano i cali a listino nella seduta di ieri a Mortara. I nuovi deprezzamenti colpiscono maggiormente il mercato interno, come avviene ormai settimanalmente in questa sede mentre in Piemonte calano i tondi.

BORSA MORTARA: SOLE COMPRATO A 35 €/Q LORDI

Questi, infatti, nella borsa della Lomellina si allineano ai valori proposti ad inizio settimana (leggi l’analisi). Per tale comparto la notizia è la ripresa della domanda da parte di un importante compratore sulla base di 35 €/q lordi per la varietà Sole. La speranza è che si sia dunque arrivati al prezzo minimo per questi risi, alla luce anche delle analisi proposte da Confagricoltura e Cia nella recente conferenza stampa. In tale incontro si è affermato che questi valori risultano in perdita per i risicoltori (leggi la cronaca dell’evento), come tutti quelli al di sotto dei 50 €/q lordi secondo gli studi più recenti.

L’altro prezzo sotto questa soglia è quello dei lunghi B. Tale gruppo registra anche un piccolo passo indietro, -1 €/q, che porta la quotazioni alla pari con Vercelli. Per questa voce a listino rimane difficile però vedere cali più sostanziali, anche alla luce di un mercato internazionale in crescita. Proprio questa tendenza generalizzata nelle borse merci estere fa ben sperare anche per una possibile inversione di tendenza generale nel prossimo futuro.

I SINDACATI CHIEDONO DI NON VENDERE

Oggi, tuttavia, questo momento non è arrivato. Le prese di posizione dei sindacati agricoli lavorano per avvicinarlo, visto anche il messaggio di Coldiretti (leggi), diverso nella forma ma simile nel contenuto rispetto alle altre rappresentanze riunitesi nell’incontro sopracitato. Nel messaggio con cui Coldiretti va a rafforzare la posizione di Confagricoltura e Cia, il Direttore Luciano Salvadori afferma nuovamente la volontà di disertare le borse da parte mia dei rappresentanti del sindacato. L’interesse generalizzato dei rappresentanti dei risicoltori è dunque di convincere quest’ultimi a non vendere in questo frangente, diminuendo l’offerta per avvicinarsi ad un equilibrio e frenare i cali. All’atto pratico però la merce proposta in sala di contrattazione è risultata ancora sovrabbondante rispetto alla domanda ieri.

BORSA MORTARA: ROMA E CARNAROLI MEGLIO DI ARBORIO

Come detto, in questa seduta a pagarne maggiormente le spese è il mercato interno, che raggiunge nuovi picchi negativi. Il gruppo Arborio e i similari di Carnaroli sono quotati 70 €/q lordi, portando Roma a 68 €/q lordi, riso meno pregiato dello stesso comparto. All’atto pratico gli operatori riferiscono che risulta però più semplice vendere Caravaggio (Carnaroli) e Barone (Roma) a 70 €/q lordi rispetto a CL388 (Arborio). Le partite offerte di quest’ultimo sono state acquistate più facilmente a 65 €/q lordi. Per Carnaroli Classico il nuovo riferimento sono 80 €/q lordi, prezzo a cui si sono conclusi alcuni rari affari. Tengono la valutazione dell’annata Gloria (varietà affine al gruppo S. Andrea) e Cammeo (Baldo), ancora scambiati a 85 €/q lordi. Ciò probabilmente a causa di una disponibilità ridottissima che ha portato già da alcune sedute alla non quotazione.

Ad influire negativamente sui risi da risotto rimane un prezzo al consumo che non ha ancora assorbito i forti cali delle ultime settimane, escludendo le promozioni. Sugli scaffali i prezzi sono ancora elevati. Ciò avvalora la tesi proposta dai rappresentanti dei risicoltori nelle prese di posizione recenti, in cui evidenziano una strategia speculative delle riserie. Stabili i lunghi A da parboiled a 50 €/q lordi, con voci di possibili ulteriori cali da parte degli operatori. Autore: Ezio Bosso.

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