Anche la Spagna chiede di modernizzare la propria rete irrigua. Si tratta di lavori attesi e progettati da oltre un decennio, ma mai completati. Per questo l’Associazione Valenciana degli Agricoltori esorta le amministrazioni nazionali e regionali ad «essere serie, fare le cose per bene e mantenere le loro promesse» per finire nei prossimi due o tre anni al massimo i lavori in sospeso per la modernizzazione dell’irrigazione di tutta la zona irrigabile del Canale Reale del Júcar.
PIANO IDROLOGICO DEL BACINO JUCAR
La rivendicazione storica di Ava-Asala è particolarmente attuale ora che, secondo il Piano Idrologico del bacino del Júcar approvato dal consiglio della Confederazione Idrografica del Júcar , stabilisce un flusso fisso di 60 ettometri cubi d’acqua ogni anno al lago dell’Albufera. Qui tradizionalmente si coltiva il riso, che dipenderà soprattutto proprio dalle risorse idriche che si risparmieranno con la modernizzazione dell’irrigazione.
IL SINDACATO: «ORA DI FARE SUL SERIO»
Il presidente del sindacato agricolo, Cristóbal Aguado, sottolinea: «è ora di fare sul serio e di cominciare ad agire con rigore. Prima di fare marciapiedi o inventare viaggi o altre spese non necessarie che rispondono solo a criteri politici e ideologici, dobbiamo dare priorità ai fondi pubblici. Servono investimenti che abbiano davvero un ritorno economico, sociale e ambientale come nel caso della gestione delle acque necessaria per preservare il parco naturale dell’Albufera. Se tutti vogliamo salvare l’Albufera, dovremo dimostrarlo con i fatti e non solo con le parole».
Aguado afferma che “questa modernizzazione dell’irrigazione avrebbe dovuto essere completata già nel 2009, come si era impegnato il governo centrale nell’accordo Alarcón, con il quale gli operatori che avevano finanziato la costruzione della diga la cedettero allo Stato, a condizione che quest’ultimo pagasse la modernizzazione dell’irrigazione. Ebbene, nonostante l’accordo di Alarcón, nonostante i lavori siano stati dichiarati prioritari, nel 2022 due terzi dei settori dell’Arj mancano ancora dell’installazione dell’irrigazione a goccia».
