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ASPETTIAMO L’IRRIGAZIONE 5.0

irrigazione 5.0

Sistema di irrigazione 5.0 per una maggiore razionalità nella gestione dell’acqua. Prosegue la lunga anomalia meteoclimatica che ha contraddistinto l’ultimo semestre e in particolare l’arco temporale da marzo ad oggi.
LEGGI IL PRECEDENTE REPORT A CURA DI CONFAGRICOLTURA PAVIA QUI.

ANNATE A CONFRONTO

Dal 1° gennaio al 15 giugno sono caduti, nella stazione monitorata da Confagricoltura Pavia, 630 mm di acqua. In tutto il 2022 ne caddero 391: la proporzione evidenzia come in appena due anni si sono verificati due eventi estremi di segno diverso ma di pari intensità con pesanti impatti sull’areale agricolo della provincia di Pavia.

L’eccezionalità del 2024 è poi evidenziata dai 71 giorni di pioggia fino ad oggi su 166 giorni di calendario: nel 42 % dei giorni è piovuto con una intensità media di quasi 9 mm per giornata di pioggia. Questa intensa e continua piovosità sta mettendo a dura prova i raccolti. Come già evidenziato si hanno problemi di nascita delle colture annuali, di fitopatologie diffuse, di ritardi colturali e, soprattutto nella fascia collinare, si sono avute pesanti difficoltà di accesso ai fondi con l’impossibilità di procedere alle lavorazioni.

Questa situazione, già evidenziata, è stata oggetto di numerose segnalazioni a Regione Lombardia da parte sia di Confagricoltura Pavia che di Confagricoltura Lombardia: si auspica che vengano adottati provvedimenti nel solco della flessibilità burocratica e dell’adozione di deroghe tali da consentire la salvaguardia delle produzioni agricole.

FREQUENZA DEGLI ESTREMI

I modelli previsionali stagionali stanno confermando un andamento colmo di estremi metereologici: nei prossimi 30 giorni individuano l’oscillare tra ondate di calore ed episodi di pioggia o, purtroppo, grandine intensa.

L’accumulo nevoso si mantiene a livelli record rispetto all’ultimo ventennio, in linea con il 2009 e il 2013. L’accumulo nei laghi e negli invasi, come previsto, si mantiene nell’intorno del massimo concesso.

Potrebbe creare qualche criticità, con riferimento alle dinamiche irrigue, l’estremo ritardo vegetativo delle colture in campo con un’idroesigenza che potrebbe protarsi ben oltre quanto avvenuto negli scorsi anni, con una dinamica del tutto sconosciuta.

LA FALDA

La falda si mantiene su livelli superiori agli scorsi anni. Negli ultimi 14 giorni si è riscontrato un rallentamento nella risalita. Tale fatto è forse riconducibile alla minor idroesigenza e alla conseguente minor distribuzione di portate irrigue sui campi. Si rende necessario, se si vogliono governare situazioni inedite e complesse, che i gestori irrigui del territorio condividano in tempo reale le dinamiche irrigue suddivise non solo per portate distribuite ma per dinamiche di irrigazione.

L’IRRIGAZIONE 5.0

Bisogna costruire un modello di irrigazione 5.0 che metta in correlazione le portate distribuite in superficie con il comportamento della falda freatica e con le portate derivate dai canali sovraconsortili. Una simile modellazione diffusa consentirebbe di dimostrare il mancato consumo di risorsa da parte del sistema irriguo risicolo. Così facendo si costruirebbe un’alternativa tecnica e scientifica all’affermazione dell’ideologia che spesso motiva il tema del Deflusso Ecologico. La costruzione di un sistema irriguo esteso 5.0, che passerebbe anche dalla costante fotointerpretazione di immagini satellitari per analizzare su scala ampia e sovraregionale il fabbisogno irriguo, consentirebbe poi di avere l’autorevolezza per richiedere interventi sulla produzione energetica nazionale così da non penalizzare il comparto irriguo padano.

IL RUOLO SUSSIDIARIO DI CONFAGRICOLTURA IN ATTESA DELL’IRRIGAZIONE 5.0

Parlare di queste evoluzioni quando la disponibilità irrigua è massima pare un ossimoro. Tuttavia, stante la percepita assenza di innovazione dei sistemi programmatori che, dopo il 2022, hanno solo predisposto strumenti emergenziali, occorre un autentico cambio di passo. Infatti, oltre alla più volte richiamata fondamentale ricarica costante della falda, introduca elementi di innovazione. E’ un tema attuale l’utilizzo della diffusa sensoristica, l’interconnessione delle attrezzature e la gestione in real time deille misure. Ciò accade già a livello aziendale soprattutto in molte aziende risicole.

Confagricoltura Pavia, da tempo, sta svolgendo ruolo sussidiario nella gestione aziendale. Il recente convegno di Stradella dove si è parlato dell’uso di droni e di immagini satellitari in ambito vitivinicolo, ha spiegato un modello che può essere agevolmente esportato in ambito risicolo creando economie di scala e di lobby. Queste ultime possono finalmente introdurre modalità innovative di mitigazione del sempre più accelerato cambiamento climatico. Se l’ambito irriguo resta ancorato a sistemi ottocenteschi si rischia che il 2022 diventi un evento ricorrente con le sue disparità e iniquità e la mancata programmazione.

RISERVE NEVOSE

L’analisi delle riserve nevose delle 4 stazioni nivometriche evidenzia un massimo per il periodo considerato con un manto prettamente primaverile che, negli ultimi 14 giorni, ha visto un calo dell’accumulo medio di circa 60 cm.

irrigazione 5.0

LAGO MAGGIORE

Il lago Maggiore si mantiene nell’intorno dei 135 cm con un imponente rilascio condizionato dalle continue piogge e dal lento scioglimento nivale.

Il dato negli ultimi 15 giorni è in calo solo in quanto si era in presenza di un picco para alluvionale.

Riportiamo i consueti grafici acquisiti dal sito laghi.net.

irrigazione 5.0

Dato in cm del livello idrometrico a Sesto Calende negli ultimi tre anni al 15 giugno.

irrigazione 5.0

ANDAMENTO DELLA FALDA

La falda freatica è in una fase di leggera crescita. La stessa prosegue il mantenimento su livelli superiori agli ultimi due anni con un maggior accumulo. Accumuloe si posiziona a circa 25 cm rispetto alle misurazioni in pari data dei precedenti anni. Qui il delta annuale è in leggera e costante riduzione rispetto alla precedente analisi probabilmente per le motivazioni indicate in apertura.

Prosegue la stima del volume accumulato nella falda freatica dell’areale risicolo Vercellese, Novarese e Lomellino sia con grafico pluriennale che con informazioni tabellari.

Nota sull’uso delle informazioni:

E’ un modello sperimentale realizzato per affinare la conoscenza del comportamento della falda e si ribadiscono le modalità di lettura dei dati già indicate nelle precedenti analisi.

Si conferma la previsione di un anticipo importante nella riattivazione dei fontanili rispetto agli ultimi due anni.

irrigazione 5.0

I dati elaborati vanno letti come linea di tendenza, in ogni caso emerge come la falda stia accumulando, pur se in modalità dinamica, un volume di gran lunga superiore rispetto al 2022. Rispetto al 2023 la situazione è di maggior accumulo ma la combinazione di basse temperature e copiosa piovosità, sta determinando una traslazione temporale del fabbisogno irriguo con impatti sull’accumulo nella falda freatica. Questa situazione merita di essere monitorata, meglio avverrebbe disponendo di specifici dati sull’effettività dell’irrigazione attiva.

Si riporta anche l’andamento pluviometrico degli ultimi sei mesi (Novembre – Maggio) dell’ultimo triennio a Sartirana Lomellina (giugno 2024 è aggiornato al 15 del mese).

La lettura del grafico conferma una piovosità molto superiore alla media come indicato in premessa.

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SCALA DI ALLARME

L’accumulo nevoso continua a segnare nuovi massimi rispetto al periodo considerato, questo porta a confermare un indicatore 0 su 5 della scala di allarme. Il Lago Maggiore ha un importante riempimento: in considerazione dell’accumulo nevoso l’indicatore è a 1 su 5. Con riferimento alla falda si ha un comportamento migliore rispetto agli scorsi anni ma in leggero peggioramento rispetto alle precedenti analisi, l’indicatore che si ritiene più plausibile è 2 su 5.

Questo porta ad un indicatore complessivo della scala di allarme irrigua pari a 3 su un massimo di 15, in riduzione rispetto alla precedente analisi. Autore: Alberto Lasagna, Confagricoltura Pavia.

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