Una ricerca recentemente presentata nella rivista Nature Scientific Reports, all’indirizzo internet Nature Scientific Reports, afferma che i modelli sulle previsioni dei raccolti di riso forniscono stime inaccurate sulle proiezioni in caso di cambiamenti climatici: questo potrebbe significare che le valutazioni sulle stime riferite alle rese possono scendere molto al di sotto dei livelli attesi. Quindi c’è il rischio che non si riesca a soddisfare il consumo globale, pari a metà della popolazione mondiale. Inoltre i risicoltori potrebbero non ottenere le rese che si attendono se i modelli scientifici dei raccolti fossero poco accurati. L’informazione è stata diffusa sul sito dell’Irri, l’istituto di ricerca internazionale con sede nelle Filippine. I modelli matematici per i raccolti forniscono infatti delle rappresentazioni che aiutano a valutare le rese in condizioni di tempo atmosferico e di suoli diversi, in modo da valutare le pratiche agronomiche da mettere in campo. Lo studio è stato condotto dall’istituto di Fisica atmosferica dell’Accademia cinese delle scienze, la Fondazione cinese per le scienze naturali, dallo stesso Irri, dall’Università agricola cinese e dal Centro Agroforestale mondiale: il problema è verificare se i modelli studiati finora possano essere davvero accurati, oppure se bisogna rivederli in modo da proporre valutazioni più precise. Per rispondere a questa domanda il gruppo di studiosi ha raccolto informazioni tecniche sul tiso da 775 prove in Cina, India, Bangladesh, Filippine e Tailandia. Le prove hanno coinvolto 19 varietà, coltivate con temperature differenziate, simili a quelle dei futuri scenari climatologici.
CORDONE FITOSANITARIO UE
La Commissione ha presentato la sua proposta di revisione delle norme esistenti il 17 ottobre 2023, tenendo conto dell’esperienza.