L’Africa, con i suoi problemi, le sue opportunitá e le sue sfide, è sempre più protagonista sulla scena risicola internazionale: l’International Rice Research Institute (IRRI) con sede a Manila, nelle Filippine, ha aperto un nuovo ufficio regionale a Nairobi per aiutare l’Africa ad aumentare la produttività e l’autosufficienza nella produzione di riso.
L’ufficio è stato inaugurato dal professor Hamadi Boga, segretario principale del Dipartimento di ricerca dell’agricoltura del Kenya, rappresentato da Margaret Makelo; Jim Godfrey, presidente del consiglio di amministrazione e Matthew Morell, direttore generale, per l’Irri. L’ufficio e le iniziative di ricerca locali saranno guidati da Abdelbagi Ismail, rappresentante regionale di Irri per Africa. Gli uffici africani di Irri a Nairobi sono ospitati nell’edificio dell’International Livestock Research Institute (ILRI).
Secondo l’Istituto di ricerca, l’aumento della popolazione urbana, l’aumento dei redditi pro capite e il cambiamento delle preferenze dei consumatori hanno reso riso il cibo in più rapida crescita in Africa. Oltre 130 milioni di ettari di valli interne possono diventare risaie, ma solo circa 10 milioni di ettari sono coltivati, per lo più con varietà di riso tradizionali con basse rese. A causa della mancanza di produzione ,ocale, molte nazioni africane hanno dovuto importare dal 50% al 90% del loro riso per rispondere ai bisogni di mercato, con un notevole sforzo per le loro economie.
L’istituto nella regione sta lavorando per aiutare le priorità nazionali sull’agricoltura e per elaborare una strategia a livello continentale, dal titolo “Promuovere il settore del riso in Africa”, che è stato sviluppato dal centro africano del Congo (Cgiar) e dai partner nazionali. Il piano mira a ridurre la dipendenza dalle importazioni di riso e raggiungere il 90% di autosufficienza entro il 2025. Le iniziative Irri che supportano queste priorità includono lo sviluppo di varietà di riso ad alto rendimento e adatte al clima, sviluppando la capacità dei ricercatori e promuovendo partnership per ottenere sistemi di coltivazione efficienti, sostenibili e redditizi.
Secondo l’IRRI, il consumo di riso nell’Africa sub-sahariana sta crescendo a spese delle materie prime tradizionali come la manioca, il miglio e il sorgo e la domanda continua a superare la produzione locale. C’è un’urgente necessità di accelerare il processo. Per questo, secondo l’Irri, è importante promuovere una maggiore collaborazione regionale e internazionale sullo sviluppo e la diffusione delle tecnologie nell’Africa subsahariana per soddisfare in modo sostenibile la crescente domanda. Irri e AfricaRice lavoreranno più strettamente con i partner nazionali dell’Africa sub-sahariana per soddisfare le esigenze di sviluppo sostenibile.