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IRAN IN RISERVA

da | 9 Apr 2021 | Internazionale

riso

Secondo quanto riportato nel rapporto The Rice, elaborato con cadenza settimanale da Gaotrade, le riserve dell’Iran si sono ridotte significativamente e “finiranno presto probabilmente perché il commercio si è fermato”, come ha sottolineato un alto funzionario della Idbi Bank.

La Repubblica Islamica comprava dall’India soprattutto riso basmati, tè, zucchero, farina di soia e medicine. L’anno scorso infatti è stato il più grande acquirente di riso basmati e di zucchero dall’India, come stimano i commercianti.

“Gli esportatori di riso sono preoccupati per l’attuale meccanismo di pagamento”, ha detto un esportatore di riso ed ex presidente della All India Rice Exporters’ Association (Airea). “C’è stato un eccessivo ritardo nei pagamenti delle spedizioni dell’anno scorso. Gli esportatori hanno ricevuto i pagamenti sei mesi dopo le spedizioni e perciò ora evitano di trattare con l’Iran”- ha commentato un commerciante di Mumbai.

Nel primo trimestre del 2020 l’Iran ha importato quasi 700.000 tonnellate di riso basmati dall’India, ma nello stesso periodo di quest’anno le spedizioni sarebbero “piuttosto trascurabili”, ha detto Setia.

Il ministero del commercio iraniano e la Banca Centrale dell’Iran hanno rifiutato di commentare la questione.

“Siamo in trattative con il governo indiano e i commercianti indiani per risolvere questi problemi di pagamento e credo che saranno risolti presto”, ha affermato un alto funzionario iraniano.

Petrolio in cambio di rupie

L’Iran aveva precedentemente un accordo per vendere petrolio all’India in cambio di rupie, che usava per importare beni critici, compresi i prodotti agricoli, ma Nuova Delhi ha smesso di comprare il petrolio di Teheran nel maggio 2019 dopo che una deroga alle sanzioni statunitensi è scaduta.

Teheran ha continuato a usare le sue rupie per comprare beni dall’India, ma dopo 22 mesi di assenza di vendite di greggio, le riserve di rupie dell’Iran sono diminuite, hanno detto le fonti, che hanno chiesto di non essere nominate, citando la privacy aziendale. Ed ora, sotto le sanzioni degli Stati Uniti, Teheran non è in grado di utilizzare i dollari americani per effettuare vendite di petrolio.

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