«Il Psr piemontese continua a manifestarsi inadatto a svolgere la funzione di stimolo alla crescita delle imprese e alla competitività del settore primario». Il pesante giudizio è dell’Unione agricoltori di Vercelli e Biella che denuncia l’inadeguatezza degli stanziamenti per le misure degli insediamenti dei giovani agricoltori e degli investimenti aziendali: «Con la pubblicazione delle graduatorie relative alle misure agroambientali – dichiara inoltre Confagricoltura – la situazione si aggrava. La dotazione finanziaria ancora una volta si rivela insufficiente, almeno rispetto alle attese, e tante, troppe aziende che hanno presentato domanda sono escluse dai finanziamenti. Analizzando le graduatorie si rileva che per quanto riguarda la misura 10.1.1 (produzione integrata) su 2.517 domande presentate soltanto 610 verranno finanziate; le escluse sono 1.907 pari al 75,8%. Un’altra misura fortemente penalizzata è la 10.1.3 (agricoltura conservativa), che vede il 71,7% di domande escluse, con la punta per l’azione 10.1.3.3. (apporto di matrici organiche) dove le domande ammesse e finanziabili sono solo 70 su 469, e pari al 15%. La gestione sostenibile dei pascoli (10.1.9) esclude dal beneficio il 60,2% dei richiedenti. Un vero e proprio disastro, perché oltre a penalizzare le imprese si limiterà fortemente il ricorso all’innovazione, impedendo agli agricoltori di fornire un contributo importante all’intera società, frenando un processo virtuoso di crescita sostenibile nel rispetto dell’ambiente».
I SOLITI IGNOTI DELL’IRRIGAZIONE
Facciamo il punto dei furti d’acqua