Le piogge ad aprile? Non sono una novità, per chi pesta la risaia da generazioni. Ce lo ricorda l’ex presidente dell’Ente Risi Paolo Carrà. «Ruote con i pattini e assi spianoni sono sconosciuti ai più giovani, ma non dobbiamo dimenticarci che i risicoltori hanno già affrontato situazioni come quelle di oggi e che acqua e fango sono gli elementi naturali della risaia. Sicuramente di anomalo ci sono le basse temperature di questo periodo. Il nuovo andamento climatico ha incentivato la semina in asciutta anche nel vercellese, storicamente vocato alla sommersione. Ma le piogge continue ed abbondanti hanno fatto tornare molti sui propri passi, perché da noi i terreni, quando piove, non si asciugano in fretta come altrove».
CARRA’ : L’EUFORIA SI PAGA
La campagna, ammette, procede tra alti e bassi ma prevalgono i bassi. Malgrado alcune varietà si siano apprezzate, le sofferenze aziendali si moltiplicano e si manifestano maggiormente nelle aziende piccole; qualcuno inizia a parlare di ritardi nei pagamenti: ne sanno qualcosa i consorzi di difesa e i rivenditori di prodotti agricoli. Carrà le commenta così: «Spesso capita che l’euforia per alcuni prezzi di vendita e le agevolazioni fiscali previste per l’acquisto di macchine e attrezzi, invoglino ad investire e chi lo fa senza una attenta valutazione economica del proprio bilancio aziendale, rischia. L’euforia si paga».
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