Mentre il mercato italiano lancia qualche timido segnale di ripresa, si registrano alcune variazioni per i prezzi di risone e riso lavorato anche sui mercati dei principali Paesi comunitari produttori. Queste le quotazioni rese note dalla Commissione Europea alla data del 20 marzo scorso.
SPAGNA: i risoni Japonica sono stati quotati a 310,94 euro la tonnellata, in crescita rispetto ai 302,09 della settimana precedente. Moderato incremento anche per i risoni indica, fissati a 291 euro la tonnellata, rispetto ai 288,88 del 13 marzo. Per quanto riguarda i risi lavorati, il quadro è in questo caso stabile: gli Japonica sono invariati a 548,12 euro la tonnellata, gli Indica a 503,34 euro la tonnellata.
PORTOGALLO: I risoni Japonica e Indica non sono stati quotati.
GRECIA: nessuna quotazione resa nota per il risone di varietà media nelle due settimane del 20 e del 13 marzo. Gli Japonica sono stati scambiati a 284 euro la tonnellata il 20 marzo, in aumento rispetto ai 268 euro la tonnellata del 13 marzo; gli Indica sono fermi a 290 euro; i risi lavorati greci non vengono quotati.
ROMANIA: i risoni delle varietà Japonica salgono a 294,72 euro la tonnellata rispetto ai 268 euro del 13 marzo; gli Indica crescono a 280 euro la tonnellata rispetto ai 268,43 della settimana precedente. Gli Japonica lavorati mostrano un incremento significativo, passando a 889,51 euro del 20 marzo rispetto ai 765,98 euro del 13 marzo; gli Indica lavorati invece calano a 619,44 euro del 20 marzo rispetto ai 643,68 euro del 13 marzo.
BULGARIA: La Bulgaria tratta solo varietà Japonica: il prezzo dei risoni è stabile a 268,43 euro la tonnellata, mentre gli Japonica lavorati registrano una sola quotazione il 13 marzo, a 715,82 euro la tonnellata.
FRANCIA: La Francia quota solo risi lavorati, di cui per queste due settimane non sono state fornite indicazioni.