I prezzi elevati di mais e sorgo hanno spinto la domanda di riso nel mix di mangimi composti del Giappone: lo spiega il rapporto The Rice, edito ogni settimana da Gaotrade. Secondo le previsioni, il consumo di riso nel 2020-21 in Giappone aumenterà leggermente fino a 8,3 milioni di tonnellate, poiché il consumo di mangimi dovrebbe più che compensare il calo del consumo di riso da tavola. Il riso utilizzato nella produzione di mangimi composti è aumentato del 20% per i primi otto mesi del 2020-21, e Tokyo Ag prevede che il consumo di riso per uso animale aumenterà di circa 200.000 tonnellate a 1,25 milioni di tonnellate nel 2020-21 e di altre 150.000 tonnellate a 1,4 milioni di tonnellate nel 2021-22.
La tendenza al ribasso del consumo di riso da tavola in Giappone ha avuto un’accelerazione durante la pandemia di Covid-19. Il Ministero dell’Agricoltura stima che il consumo annuo pro capite sia diminuito di 2,5 chilogrammi fino a 50,7 chilogrammi, pari al 4,7%, nel 2020, segnando il maggior calo dell’ultimo decennio. Una diminuzione attribuibile al calo del consumo nei settori della ristorazione, del turismo, degli eventi e dei banchetti e all’incapacità di aumentare il consumo domestico a compensazione. Nel corso del 2021-22 gli acri di riso continueranno a diminuire e si prevede che l’areale risicolo sarà di 1,526 milioni di ettari, con 7,56 milioni di tonnellate di produzione totale.