Le battute terminali dell’annata agricola in corso, iniziata il primo settembre 2020, indicano che al 12 agosto sono state importate un milione 80 mila tonnellate contro un milione 500 mila tonnellate dello stesso periodo dell’anno scorso. Lo riporta il rapporto settimanale The Rice, edito da Gaotrade. Di queste, 903 mila tonnellate sono riso Indica a grana lunga, a cui si aggiungono 339 mila tonnellate di rottura di riso (erano 500 mila tonnellate nello stesso periodo dell’anno scorso). Sul totale delle importazioni la Cambogia ha rappresentato 96 mila tonnellate (-40% rispetto ad un anno fa), e il Myanmar 86 mila tonnellate (-39.5% rispetto ad un anno fa). Le importazioni di riso basmati grezzo e lavorato ammontano a 365 mila tonnellate contro le 437 mila tonnellate dello stesso periodo dello scorso anno (di cui 257.000 dal Pakistan e il resto di origine indiana).
Il Myanmar ha fornito un totale di 7 navi di rottura di riso all’Ue da febbraio a luglio 2021 ( pari a 15-25.000 tonnellate per ciascuna nave). Il totale della rottura di riso caricato in Myanmar ha raggiunto le 120 mila tonnellate entro la fine di luglio 2021. (Incluso nelle cifre cumulative delle importazioni di riso rotto dell’UE). La produzione complessiva dell’Ue si stima possa ammontare a un milione 950 mila tonnellate base lavorata, 30 mila tonnellate in meno rispetto alla scorsa annata agricola. Il consumo complessivo dell’Unione Europea è stimato a 3 milioni 450 mila tonnellate durante l’attuale annata agricola 2020/2021.