Prosegue la discussione sulle importazioni. Dopo le critiche di Cezary Zimniewski e la risposta dell’Ente Risi, è la volta del Copa Cogeca, che in un report punta i fari sulla strategia europea di contenimento dell’import e chiede misure di protezione. Riportiamo il passaggio saliente, datato 19 aprile: «Sebbene la recente carenza di container possa aver leggermente ridotto le importazioni, la situazione del mercato rimane fragile. L’impatto cumulativo dell’accordo commerciale è stato riconosciuto all’interno della relazione della Commissione (che presenta sia per lo scenario conservativo che per quello ambizioso un aumento delle importazioni compreso tra il 2,7% e il 3,9% entro il 2030).
Pertanto, il Copa-Cogeca ha chiesto alla Commissione di estendere le misure di salvaguardia sul riso proveniente dalla Cambogia e dal Myanmar oltre la data di scadenza e di applicarle anche alla Japonica. In aggiunta, sosteniamo l’azione dell’UE volta a rivalutare lo status del Myanmar in qualità di nostro stretto partner commerciale, visti i recenti, sfortunati sviluppi politici nel paese. Il Copa-Cogeca ritiene che la Commissione possa spingersi oltre e che le preferenze commerciali sul riso debbano essere ritirate fino a un miglioramento della situazione». Il Presidium del Copa del 22 e 23 aprile, tuttavia, non ha affrontato questo argomento. Insomma, la guerra continua. (Nella foto, Giuseppe Ferraris, presidente del gruppo riso del Copa Cogeca)