I volumi introdotti nel mercato dell’UE ammontano a 1.545.600 tonnellate, base lavorato, con un aumento di 441.400 tonnellate rispetto all’anno precedente.
RISO JAPONICA + 85%
TARIFFE DI IMPORTAZIONE
Ava-Asaja valuta “positivamente ma in modo insufficiente” la decisione della CE di aumentare la tariffa di importazione da 30 a 65 euro per tonnellata per i Paesi terzi che già pagano le tariffe. Tuttavia, l’associazione afferma che «la portata della misura è limitata al riequilibrio del mercato del riso» perché la Cambogia e il Myanmar sono esenti dal pagamento delle tariffe grazie al trattato «Tutto tranne le armi».
Per questo motivo, l’organizzazione presieduta da Cristóbal Aguado esorta Bruxelles a riattivare la clausola di salvaguardia per il riso europeo contro le importazioni da Cambogia e Myanmar, che consentirebbe di reintrodurre i dazi per ridurre la concorrenza sleale ed evitare un crollo dei prezzi all’origine.
IL MECCANISMO FUNZIONA
Il tesoriere di Ava-Asaja e vicepresidente del Gruppo di Lavoro Riso del Copa-Cogeca, Miguel Minguet, afferma che «durante il periodo di validità, tra il 2019 e il 2021, è dimostrato che si tratta di un meccanismo efficace perché recupera il 15% dei prezzi dei risicoltori valenciani e restituisce redditività alla coltura». D’altra parte, da quando è scaduta la clausola di salvaguardia, è emerso chiaramente che le importazioni sono nuovamente aumentate in modo preoccupante, poiché godono di un evidente vantaggio competitivo.
CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA
Nelle parole del responsabile del settore del riso, José Pascual Fortea, «è chiaro che questi Paesi stanno anteponendo i loro interessi commerciali alla solidarietà europea, alla lotta contro il cambiamento climatico e alla difesa dei diritti umani, che le dittature militari in Cambogia e Myanmar violano sistematicamente.
Se l’Europa vuole davvero essere coerente con i suoi ideali, non può continuare a incoraggiare questo tipo di concessioni per un giorno in più».