L’Unione Europea deve aiutare i suoi agricoltori ad essere più competitivi e garantire che le importazioni agroalimentari rispettino gli alti standard comunitari: lo hanno affermato i parlamentari europei al Commissario per l’agricoltura Janusz Wojciechowski.
In un dibattito che ha seguito la presentazione da parte del commissario di uno studio aggiornato sull’impatto economico cumulativo degli accordi commerciali sull’agricoltura dell’Ue, molti deputati hanno insistito sul fatto che la Commissione europea dovrebbe fare di più per aiutare gli agricoltori europei ad essere più competitivi a livello globale e dovrebbe evitare di concludere accordi commerciali che sono dannosi per gli agricoltori dell’Ue. Una questione molto discussa anche in riferimento al settore risicolo.
Lottare per accordi liberi ed equi
Il deputato Herbert Dorfmann (PPE, IT) ha sottolineato che l’UE dovrebbe «lottare per accordi che siano liberi ed equi» e ha messo in guardia contro alcuni aspetti di un’ulteriore liberalizzazione del commercio che potrebbero danneggiare l’agricoltura europea. Altri, tra cui il deputato italiano Paolo De Castro (S&D, IT), hanno insistito sulla «reciprocità degli standard di produzione» e hanno chiesto all’UE di fare di più per «sostenere la competitività» del settore agroalimentare Ue e persino di istituire un nuovo “terzo pilastro” della Politica agricola comune a questo scopo.
È «molto importante che questi accordi commerciali non siano dannosi per i nostri agricoltori», ha aggiunto la deputata Ulrike Müller (Renew, DE), sottolineando che mentre la strategia Farm to Fork aumenterà gli standard dell’Unione, quelli relativi ai prodotti importati restano una «sfida enorme».
Anche se «sembra che non ci saranno immense conseguenze o immense possibilità» per l’agricoltura europea come risultato degli accordi commerciali discussi, gli standard comunitari devono essere rispettati e la competitività dell’Ue non deve essere minacciata, ha sottolineato il deputato Zbigniew Kuźmiuk (ECR, PL). Il deputato Ivan David (ID, CZ) ha criticato l’Unione, affermando che mentre crea «standard molto alti», dall’altro lato «sostiene tutte queste importazioni». Ha anche affermato che «l’impatto degli accordi commerciali sui singoli stati membri è distribuito in modo molto diseguale».
«Questa è una minestra annacquata», ha ribadito il deputato Martin Häusling (Verdi/EFA, DE) e ha criticato la crescente dipendenza dell’Ue dalle importazioni di prodotti agroalimentari, chiedendosi «chi sta beneficiando di più commercio». Il deputato Luke Ming Flanagan (La Sinistra, IE) ha criticato l’idea di «diventare più competitivi» a livello globale grazie alla spinta ad un cibo «sempre più economico». Questo porterà a «un aumento dell’estremismo a meno che non cambiamo direzione», ha concluso.