Il Vietnam valuta di ridurre l’area risicola, pur avendo raggiunto e superato la Thailandia nella classifica internazionale delle esportazioni: lo spiega il rapporto settimanale The Rice, edito da Gaotrade. Accadrà se i prezzi del riso scenderanno ulteriormente, secondo quanto affermato dal ministro dell’agricoltura del paese. Gli agricoltori infatti lottano per vendere il loro nuovo raccolto a causa della debolezza della domanda e delle severe restrizioni al movimento causate dal coronavirus. Hoan non ha indicato di quanto il Vietnam intenda tagliare l’area di produzione del riso, ma secondo i media statali il ministero ha affermato, all’inizio di quest’anno, che potrebbe ridurre l’area di coltivazione del riso del 5,4% a 3,5 milioni di ettari (8,6 milioni di acri) entro il 2030. La stima riguardo la produzione di riso dell’anno agricolo 2020/21 è fissata a 27,4 milioni di tonnellate (base lavorata), in aumento dell’1% rispetto al mese scorso e all’anno precedente. L’area di raccolta è stimata a 7,4 milioni di ettari, in leggero aumento rispetto al mese scorso ma in leggero calo rispetto al 2019/20. La resa è stimata a un record di 5,96 tonnellate per ettaro, in aumento dell’1% rispetto al 2019/20. I raccolti destinati ai mercati d’oltremare non sono custoditi e c’è una carenza di materiale agricolo, secondo il ministero dell’agricoltura. Le autorità del Delta del Mekong hanno persino chiesto l’aiuto dell’esercito per i raccolti di riso, dato che gli agricoltori faticano a trovare lavoratori a causa delle restrizioni al movimento causate dal coronavirus. L’esportazione di riso del Vietnam 2020/21 è stimata a meno di 6 milioni di tonnellate, con una revisione della stima di importazione fino a 800 mila tonnellate a seguito di numeri più alti durante i primi mesi di quest’ann, soprattutto per quanto riguarda le rotture di riso. Secondo le dogane del Vietnam, le esportazioni di riso sono diminuite del 15% nei primi cinque mesi dell’anno 2021 a 2,60 milioni di tonnellate. Ma ecco le quote di esportazione del Vietnam nell’annata agricola 2020-2021: su un totale di 2,6 milioni di tonnellate l’Asia ha rappresentato il 70% delle esportazioni, di cui le Filippine costituiscono il 35% del totale esportato; la Cina il 18%, l’Africa il 18,5%, la Ue il 2%, l’America il 5% e l’Australia lo 0,5%. L’esportazione totale di Riso aromatico Jasmine 100 % è stata di 191.000 tonnellate nel 2019 e si prevede di arrivare a 550.000 nel 2021. La Costa d’Avorio e il Ghana erano e sono i principali acquirenti. L’esportazione di riso standard 100 % Broken W era a 400.000 tonnellate nel 2019, in calo a 250.000 tonnellate nel 2020 con un’aspettativa nel 2021 in calo di 380.000 tonnellate entro la fine dell’anno. La Cina rappresenta la destinazione principale.
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost