Siete pronti? I prossimi mesi saranno intensissimi. Altro che preparare il letto di semina, svegliarsi con l’incubo dell’Heteranthera, non prender sonno pensando al Beam. C’è l’Expo! Cambia tutto. Per mesi non parleremo d’altro (pardon, non parleranno d’altro) e non penseremo ad altro (noi in verità pensiamo a molte altre cose). Come vi abbiamo già manifestato, siamo un tantino scettici sull’Expo di Milano, nel senso che siamo abituati a verificare i risultati delle azioni che intraprendiamo, degli investimenti che facciamo, anche delle parole che scriviamo. L’Expo, al contrario, si propone come una soluzione ai problemi del mondo e del made in Italy in termini quasi religiosi: che sia un’iniziativa risolutiva rappresenta una sorta di atto di fede. Non ci convince, scusateci ma non ci convince, perché noi amiamo tenere i piedi ben piantati per terra e in questo senso cercheremo di valutare anche la kermesse milanese per quello che realmente porterà di buono (e di cattivo) al dibattito pubblico sulla nutrizione globale e, in quest’ambito, sul futuro della risicoltura. In questo senso sospendiamo il giudizio sulle iniziative promozionali che promettono grandi benefici e, suonando le trombe, cercano disperatamente di assicurarsi l’attenzione generale. La qualità vince anche in silenzio.
Noi vogliamo vivere e soprattutto capire l’Expo in silenzio, visitarlo con serenità e concentrazione, senza essere frastornati da imbonitori. Scusateci quindi se non vi subissiamo di informazioni ed entusiasmi sull’Expo che si apre oggi. Ci torneremo su, con il nostro stile. Noi, la Storia la leggiamo calpestando la terra, accompagnati dal vento che accarezza l’acqua e le pannocchie. Un’atmosfera che è assente, oggi, dal proscenio su cui si celebra il grande evento. A dire il vero, tuttavia, c’è un pezzo di Expo che nasce bene, che comunica contenuti veri sulla vita della risaia e sul valore quotidiano dell’agricoltura: la risaia sul tetto. Siamo monotematici, lo sappiamo. Ma l’iniziativa della Strada del riso vercellese di qualità (http://www.stradadelrisovercellese.it/) in collaborazione con la provincia di Vercelli, la Fondazione Pistoletto e Novacivitas, è didascalica e suggestiva al punto giusto, riproduce in scala e in pieno contesto urbano una vera risaia e raffigura senza forzature il nostro mondo, non pretende di rappresentarlo tutto ma si offre al visitatore come un cadeau, il regalo della natura che l’uomo ogni giorno plasma con il rispetto che si deve ad un Creato del quale sei il custode, non il padrone. Oggi, se non riuscite ad entrare all’Expo, restate a Milano e andate a visitare la risaia sul tetto:la trovate in via Tortona 27, sulla terrazza di Superstudio Più. Apertura della 14 alle 20. La risaia si raggiunge seguendo la segnaletica che indica anche l’ubicazione del “Terzo Paradiso”. Quindi, volete sapere cosa vi consigliamo? Oggi non cercate neppure di infilarvi nella bolgia di Rho-Pero: fatevi un regalo e godetevi questo primo maggio in terrazza, pardon in risaia. L’Expo può attendere. Voi no. (01.05.15)
