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IL VENETO: CI STATE AFFAMANDO

da | 29 Apr 2016 | Norme e tributi

Veneto-Stemma«La vicenda è ormai intollerabile, 70 mila imprese agricole non possono continuare ad aspettare all’infinito i pagamenti dei fondi comunitari del 2015, bloccati a causa delle inadempienze e delle inefficienze di Agea, l’agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura».  L’assessore all’agricoltura della Regione Veneto, Giuseppe Pan, dopo aver ascoltato i rappresentanti delle organizzazioni agricole al  ‘tavolo di crisi’ convocato presso Avepa,  ha preso carta e penna e ha inviato una nota di protesta al ministro per le politiche agricole Maurizio Martina.  «Ho sollecitato lo sblocco dei pagamenti 2015 e, soprattutto – specifica Pan – l’adozione di misure che mettano gli organismi pagatori nelle condizioni di lavorare in modo efficace e in tempi certi. Non possono essere le Regioni, e le loro agenzie per i pagamenti (Avepa in veneto), a dover supplire alle mancanze di Agea nell’applicazione della riforma Pac 2014-2020».

Nella missiva al ministro Martina la Regione Veneto elenca nel dettaglio quanto non sta funzionando nel coordinamento nazionale assunto da Agea: dati incoerenti e non aggiornati nei sistemi informativi, banche dati che non dialogano tra loro rendendo inaffidabili i controlli amministrativi,  ritardo nell’aggiornamento dei dati relativi alle imprese,  mancata comunicazione del valore definitivo dei titoli Pac 2014-2020, mancanza dei criteri e delle procedure operative per il calcolo della quota greening dei premi Pac, tempistica inadeguata nella gestione delle coperture assicurative , indicazioni assenti per il corretto coordinamento nella gestione delle domande, assenza di interlocuzine e/o informazione su comunicazioni e procedure, supporto informativo del tutto insufficiente nei confronti degli organismi pagatori regionali. «La Regione Veneto – assicura Pan (nella foto grande, con il ministro Martina) – si sta facendo carico del problema e, per parte sua, è disponibile ad anticipare, attraverso Avepa, una parte dei pagamenti al fine di immettere liquidità nel settore e di garantire continuità all’attività aziendale. Avepa a partire da questa settimana intensificherà e accelererà le pratiche di erogazione. Ma Agea e il ministero non possono lasciare nel caos gli organismi pagatori periferici».

Il caso Pac, insomma, assume contorni sempre più inquietanti: interrogato in Parlamento, il ministro Martina cercherà di discolparsi nelle prossime ore definendolo, secondo quanto riferisce Agricolae.eu, «un problema annoso che si trascina da tempo» e facendo sapere che «sono in corso in queste ore interventi correttivi e nelle prossime giornate Agea ha programmato due tranche di pagamenti a 7 mila agricoltori per un totale di 35 milioni di euro. E Agea proseguirà con i pagamenti per altri 550 milioni di euro. Finora Agea ha pagato 1,2 mld. Siamo al primo anno di Pac riformata che ha dimostrato nei fatti quello che abbiamo più volte sostenuto ovvero che la semplificazione non è un obiettivo ancora raggiunto. Siamo impegnati per tagliare burocrazia e semplificare e la riforma degli enti è l’esempio più lampante. Aggiungo che proprio in ragione di questo siamo fiduciosi che in queste ore la commissione europea proroghi il termine di presentazione delle domande per gestire al meglio un anno particolare come questo. Da questi cambiamenti passa uno dei fronti cruciali del rinnovamento per la tutela del agroalimentare». In realtà, come dimostra la reazione dura di Confagricoltura, Cia e Copagri che hanno deciso di scendere in piazza il 5 maggio, le problematiche relative ai pagamenti della domanda unica e dello sviluppo rurale della politica agricola comune 2015 e sull’attribuzione dei titoli definitivi per la politica agricola comune 2016 non sono liquidabili con le promesse, anche perché la situazione in alcune regioni – vedi Piemonte – è ancor più grave in quanto alle lungaggini sulla Pac si somma il blocco del Psr. (27.04.2016)

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