Il 29 giugno i ministri dell’agricoltura riuniti al Consiglio hanno accettato l’accordo provvisorio raggiunto tra i negoziatori sugli elementi chiave della riforma della politica agricola comune (PAC), in modo che la proposta possa diventare parte del diritto dell’UE. Paolo Magaraggia (Coldiretti Bruxelles) ci illustra in alcuni articoli i punti che interessano il nostro settore. Il quinto punto riguarda il sostegno al reddito accoppiato (articolo 29).
(La descrizione di seguito riportata rappresenta una sintesi dei principali elementi dell’accordo interistituzionale redatta sulla base della composizione dei testi di compromesso sui principali elementi oggetto di divergenza tra i Colegislatori (Consiglio e Parlamento europeo) e la Commissione europea. Tali elementi, pertanto, non possono essere considerati come definitivi in quanto devono essere ancora sottoposti alla verifica tecnica e giuridica-linguistica da parte dei servizi della Commissione).
Gli Stati membri potranno concedere fino al 13% della dotazione del primo pilastro agli aiuti accoppiati. Tale dotazione può essere aumentata del 2% a condizione che sia destinata al sostegno delle colture proteiche. (AVVISO)
Gli interventi degli Stati membri aiutano i settori e le produzioni beneficiarie o i tipi specifici di agricoltura volti affrontare le difficoltà o le difficoltà che incontrano migliorandone la competitività, la sostenibilità o la qualità. A titolo di deroga per le colture proteiche, gli Stati membri non sono tenuti a dimostrare tali difficoltà. Rispetto alla proposta iniziale della Commissione, l’elenco dei settori/prodotti include solo le patate da fecola e che nei miscugli di colture proteiche le leguminose devono essere rispetto ad altre foraggere.
Gli Stati membri devono fornire nei loro piani strategici una spiegazione per garantire la coerenza degli aiuti abbinati alla direttiva quadro 2000/60 in materia di politica acque. Autore: Paolo Magaraggia, Coldiretti