«Contro la corsa delle importazioni di riso a dazio zero scende in piazza tutta la filiera, anche se divisa». E’ l’analisi del Sole 24 Ore (edizione 12 luglio, articolo di Alessio Romeo) a proposito delle manifestazioni della Coldiretti e dell’occupazione delle Borse merci iniziata oggi. «Il boom degli arrivi da Cambogia e Birmania, che beneficiano dell’accordo Eba (Everything but arms, tutto tranne le armi) tra Unione europea e Paesi meno avanzati, sta mettendo letteralmente in ginocchio i produttori con prezzi che non coprono più neanche lontanamente i costi di produzione. Il dossier dell’Italia per chiedere alla Commissione europea, numeri alla mano, l’attivazione della clausola di salvaguardia (pubblicato su risoitaliano.eu) non è ancora stato presentato, anche se ieri il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, è dovuto uscire allo scoperto: «Stiamo lavorando con il ministero dello sviluppo Economico e con l’Ente nazionale risi – ha confermato il ministro – a un documento che valuti le effettive conseguenze negative sul settore, in termini di margini economici per le imprese e di tenuta dell’intero comparto. Abbiamo intenzione di sensibilizzare al massimo la Commissione su questa vicenda che richiede in tempi brevi un riscontro rapido ed efficace». Intanto nel primo trimestre dell’anno le importazioni agevolate a dazio zero da Cambogia e Birmania sono cresciute – scrive il quotidiano -. Si tratta di importazioni composte in misura crescente da riso indica lavorato e confezionato in pacchi da 5 e 20 chili pronti per essere posizionati sugli scaffali. Un fenomeno nuovo che ha garantito alla filiera l’appoggio dell’industria nordeuropea, fino a oggi fredda sulle richieste di contingentamento dell’import. L’Italia è infatti il primo (e quasi unico, insieme alla Spagna) produttore europeo, e poco ha potuto contro il progressivo smantellamento del sistema di incentivi e protezioni garantito in passato dalla Politica agricola comune. Ma per salvare quello che fino a non molti anni fa era un fiore all’occhiello dell’agroalimentare made in Italy rialzare le paratie mobili della fortezza Europa potrebbe non bastare più. Coldiretti ha già alzato la posta chiedendo, oltre all’applicazione della clausola di salvaguardia, anche l’istituzione di un’unica borsa merci e una profonda riforma delle attività dell’Ente risi, ma soprattutto l’approvazione immediata della legge sul mercato interno con un nuovo sistema di certificazione». (14.07.14)
L’ACQUA DI OVEST SESIA NON COSTERÀ DI PIÙ
L’approvazione del bilancio di assestamento e il bilancio di previsione senza alcun aumento della tariffa sull’acqua.