Sulla Borsa Merci di Vercelli cresce ancora (+10) Selenio, ora a 360-380 €/t; ancora in calo invece Baldo e similari (-5), ora a 395-405 €/t; cresce anche Sole CL (+10) attestandosi a 310-320 €/t; si stabilizzano Carnaroli e similari, ora a 455-485€/t dopo la crescita nel prezzo minimo della scorsa settimana; ancora stabili Loto e similari a 337-356 €/t; stabile anche Augusto a 337-356 €/t, dopo il calo (-5) delle scorse settimane; ancora stabile Sant’Andrea e similari, dopo il calo (-5) delle scorse settimane, ora a 410-420 €/t; stabili anche Arborio e Volano a 450-460 €/t e Lungo B, ancora a 360-370 €/t, dopo il calo (-5) delle scorse settimane; i prezzi delle altre varietà permangono stabili.
Sulla Borsa Merci di Milano prezzi del tutto invariati rispetto alla scorsa settimana; Baldo a 390-410 €/t dopo il calo (-5) della scorsa settimana; Lido, Crono, Flipper e similari a 310-330 €/t dopo la crescita (+10) della scorsa settimana; Selenio stabile a 340-370 €/t dopo la crescita della scorsa settimana (+5). Stabili, dopo il calo (-5) delle scorse settimane anche Dardo, Luna CL e similari, ora a 300-320 €/t; dopo il calo (-5) resta stabile anche S. Andrea, ora a 375-410 €/t; Volano ed Arborio ancora 440-450 €/t, dopo l’aumento del prezzo minimo (+15) registrato nelle scorse settimane, e Lungo B a 360-370 €/t; anche Balilla e Centauro stabili a 295-320 €/t dopo il calo (-10) registrato nelle scorse settimane. Nessuna variazione di prezzo per le altre varietà.
Commenta così Stefano Pezzoni, pubblico mediatore di Reschiriso: «Siamo in una situazione molto delicata e non è semplice fare la radiografia al mercato. Siamo infatti di fronte ad un mercato contrapposto ovvero da una parte c’è lo scambio di paddy (riso greggio) che continua a ritmi ridotti con qualche richiesta in più di Selenio e Centauro e la poca disponibilità della parte agricola di vendere ai prezzi quotati le altre varietà di Tondo. Dall’altra parte c’è un mercato del riso lavorato ove si nota sempre più la propensione dei clienti ad esortare le riserie a ridurre i prezzi per stimolare i consumi che attualmente sono con segno negativo. Ci si augura che le riaperture di alberghi, ristoranti e mense possa dare un’accelerazione ed una ripresa del lavoro e degli scambi, sperando tuttavia che non si inneschi una guerra al ribasso sul riso lavorato o necessità di ricoperture con prezzi del paddy in aumento, poiché ciò andrebbe a danneggiare tutto il settore che sta sopravvivendo con marginalità veramente basse. Prezzi internazionali generalmente in ribasso ma con noli sempre alti e incertezza sui tempi di esecuzione». Autore: Milena Zarbà