A partire dal 22 giugno, sono ufficialmente entrate in vigore le misure di bilanciamento dei dazi americani sull’acciaio e l’alluminio europei. Tra questi, viene posto il dazio anche sul riso americano (leggi il regolamento europeo). Questa è la risposta dell’UE alla scelta protezionistica di Trump. Il Messico ha già adottato contromisure per gli Stati Uniti all’inizio del mese. 2,8 miliardi di dollari contro un danno molto più elevato rispetto all’acciaio e all’alluminio europei. Il riequilibrio dei restanti 3,6 miliardi sarà effettuato nei prossimi tre anni. I dazi riguardano alcuni prodotti americani: acciaio, barche, motocicli (Harley-Davidson), tessuti, prodotti agricoli (mais, tabacco, riso), prodotti alimentari (burro di arachidi), bourbon. Il commissario della Commissione europea per il commercio, Cecilia Malstroem, ha ricordato che l’UE «non voleva questa situazione». Secondo l’UE, la scelta degli Stati Uniti di imporre dazi sull’acciaio e sull’alluminio dall’UE «non lascia altra via d’uscita e impone una reazione da parte dell’Europa. La misura di riequilibrio dell’Unione europea sarà revocata nel caso in cui Stati Uniti, abrogheranno i loro dazi». L’Ente Risi attesta che a partire dal 20 giugno 2018 sono applicati dazi ad valorem supplementari del 25% alle importazioni di riso semilavorato, lavorato e di rotture di riso originarie degli Stati Uniti d’America. Il dazio doganale supplementare non si applica quando è stata rilasciata una licenza d’importazione che comporti un’esenzione o una riduzione del dazio, prima del 17 maggio 2018, data di entrata in vigore del regolamento (UE) 2018/724, oppure quando gli importatori possono dimostrare che l’esportazione dagli Stati Uniti nell’Unione è avvenuta prima del 20 giugno 2018.
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