La raccolta nelle nostre zone risicole procede a rilento, ostacolata dalle numerose piogge e dalla tardiva maturazione del riso.
RISO ELVETICO
Tuttavia in altre zone europee, complice la limitata superficie coltivata, si è ormai conclusa. Il portale online “Ticinews” nel numero del 12 ottobre riporta un’intervista ai fratelli Léandre e Maxime Guillod i maggiori produttori di riso in Svizzera, a nord delle Alpi, nella quale si commenta il raccolto di riso 2024, ormai terminato.
La coltivazione del riso in Svizzera può apparire “strana” ma costituisce una relatà consolidata da diversi anni.
SI PARTE DA ASCONA…
Era il 1997 quando i tecnici di una società elvetica iniziarono la coltivazione del riso nella zona di Ascona, sul lago Maggiore, sfruttando il clima favorevole creato dalla presenza del lago e le condizioni pedologiche del delta del torrente Maggia. Il riso veniva coltivato utilizzando la tecnica della semina “interrata a file” e si estendeva su soli 2 ettari.
Come molti risicoltori anche gli svizzeri impararono “sul campo” frequentando le aziende risicole e le fiere della Lomellina. Inoltre il Consorzio Agrario di Pavia fornì loro la semente, all’ora come
oggi, il LOTO. La varietà fu scelta per la sua precocità che le permetteva di svilupparsi anche in climi con temperature estive non particolarmente elevate come quello svizzero.
Questo riso si è dimostrato, infatti, adatto alle caratteristiche climatiche della zona e agli usi culinari elvetici. Inoltre la coltivazione di un prodotto non normalmente presente in Svizzera ha consentito un buon successo economico, spingendo la coltivazione nella zona di Ascona sino a 90 ettari.
Nel 2019 i signori Guillod hanno iniziato la coltivazione della loro prima risaia a Lugnorre (FR) seguita da una seconda a Kappelen (BE). Ticinonews afferma, inoltre, che i due fratelli hanno applicato la coltivazione del riso “in sommersione”, avvalendosi di una società di consulenza tecnica la “Agroscope”, che li ha assistiti nella loro “avventura”.
UN CASO STUDIO SVIZZERO: I GUILLOD
Sempre secondo quanto riferito dal portale i due fratelli coltivano 11 ettari dai quali si sono ricavati circa 400 quintali. La varietà principalmente coltivata continua ad essere il LOTO, ma ad essa si sono affiancate risi a granello “nero”, una varietà tipo Jasmine e altre varietà. Come per la società di Ascona anche i Guillod non cedono il prodotto grezzo, ma hanno creato una rete di vendita diretta. La trasformazione del prodotto avviene nella riseria di Taverne, un piccolo paese Svizzero non lontano dal confine italiano e dal lago Maggiore.
La Riseria di Taverne, infatti, è la più importante riseria svizzera, fondata nel 1957. Opera in collaborazione con il gruppo di distribuzione Migros di cui fa parte. La riseria agisce principalmente come importatore e trasformatore di riso “semigreggio” dall’India e dalla Thailandia, paesi nei quali collabora direttamente con i produttori locali per ottenere un riso di buona qualità. Naturalmente essa acquista anche riso italiano principalmente avvalendosi di collaborazioni con i nostri trasformatori. Infatti il più tipico uso in cucina del riso è il “risotto alla Ticinese”. Questo tipo di consumo del riso, chiaramente influenzato dalla vicinanza con Milano, risulta di grande attrattiva, in Svizzera, come prodotto locale. Si tratta di un risotto preparato con la classica metodologia con vari tipi di funghi, vino bianco, parmigiano, olio, cipolla e burro. Un caratteristica particolare è l’aggiunta del vino bianco anche a fine cottura. Autore: Franco Sciorati.
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