Il riso per il ministero delle politiche agricole non esiste. Nel senso che non fa parte della dieta mediterranea. Pazienza se gli esperti lo attestano, se ne lodano la digeribilità, se segnalano la presenza di acidi grassi essenziali, “costituenti fondamentali dei fosfolipidi di tutte le membrane cellulari e sono indispensabili”… In via XX settembre non lo sanno. Tant’è che il ministro delle politiche agricole Nunzia De Girolamo celebrerà l’anniversario del riconoscimento da parte dell’Unesco della Dieta mediterranea come patrimonio dell’umanità – avvenuto il 16 novembre del 2010 – con un convegno (domani e dopodomani in corso vittorio emanuele 292 a Napoli) in cui il riso è il grande assente. L’iniziativa è dell’Università Suor Orsola Benincasa in collaborazione con la Fondazione Roma -Mediterraneo e si concentra sulle “eccellenze enogastronomiche del Mezzogiorno e della Campania in particolare” ma la ministra sarà la protagonista. Sicuramente parlerà di quell’eccellenza assoluta che è la pasta, probabilmente discetterà del ruolo del pomodoro sulla pizza, forse si soffermerà pensosa sul futuro dei latticini e dei legumi, magnificherà – giustamente – il nostro olio e il nostro vino, definiti nell’invito “i pilastri della dieta mediterranea, le materie prime di uno stile di vita che recupera il passato per anticipare i tempi. Sapori e prodotti che vengono da lontano, dalla fatica dei nostri antenati, dalla loro sapienza, intelligenza e lungimiranza”. Del riso, neanche una parola. Tante, invece, sui centri studi che stanno fiorendo in Campania intorno alla dieta mediterranea, ovviamente campana. La presenza del ministro all’appuntamento non è casuale, e non solo perché la De Girolamo è campana pure lei: convegno e pubblicazioni annesse nascono con sostanziosi contributi pubblici. Un’ultima osservazione: al convegno prenderà la parola anche il presidente della commissione italiana dell’Unesco, Giovanni Puglisi. Chissà se almeno lui lo sa che la dieta mediterranea non si ferma ad Eboli. (15.11.13)
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost