Si chiamano Gange e Karnak ma sono italianissimi. Parliamo delle variet di riso coltivate nella piana di Sibari, in Calabria. Anche quest’anno il raccolto sar ottimo. Pochi lo sanno, ma la Calabria, e in particolare l’area di Cassano allo Jonio, rappresenta la regione risicola pi a sud d’Italia e sta riaffermandosi sul mercato grazie all’intelligenza di un management particolare. Gi , perch il riso calabrese coltivato che da un vescovo: si tratta di Domenico Graziani e regge la diocesi di Cassano. Ovviamente, non guida il trattore n si occupa di fitofarmaci, ma il proprietario della Terzeria, un’azienda agricola che copre una parte significativa parte dei 600 ettari di risaie che si estendano tra il Pollino e la foce del Crati, in provincia di Cosenza. Da qualche anno, la diocesi di Cassano gestisce l’azienda agricola e la fa fruttare, al punto che il riso calabrese, dal prossimo anno, sar lavorato localmente e verr commercializzato con un proprio marchio. Il programma di lavoro punta a coalizzare tutti i produttori calabresi, per creare un’autentica filiera, che renda possibile abbattere i costi ed elevare la qualit del prodotto. Senza dimenticare le nicchie di mercato: una parte sempre pi significativa del prodotto Terzeria gi biologico, ovviamente certificato. Ma il riso calabrese non ha solo un significato economico: grazie alla risicoltura, infatti, la piana di Sibari riesce a controllare le risalienze saline e a impedire la desertificazione dei terreni. Per questo si sta pensando ad espandere questa coltivazione in tutta l’area. (Nella foto, una mietitrebbia in azione nella piana di Sibari)
DEMO FARMA PLUS, CONVEGNO IL 14 GENNAIO
Il convegno conclusivo sui risultati del progetto Demo Farm Plus avrà luogo a Pavia il 14 gennaio 2025 a partire dalle ore 10.00