Una novità per quanto riguarda le varietà che crescono anche in acque ad alta salitità arriva da Yuan Longping, lo scienziato cinese padre dei risi ibridi, che sta attualmente conducendo ricerche per selezionare nuovi ceppi ad alta efficienza, chiamati “Sea Rice”, ossia Riso del Mare. Secondo il team di ricerca, saranno necessari tre anni per sviluppare una tipologia di riso in grado di crescere in acque con una salinità dello 0,8%, ottenendo un rendimento di oltre 300 kg per mu (666 mq). Yuan lo ha confermato durante un seminario a Sanya, provincia di Hainan nel sud della Cina. «Il riso è l’alimento di base per oltre metà della popolazione mondiale – ha affermato il ricercatore – in Cina la percentuale sale oltre il 60%». In Cina, ha ricordato Yuan, esistono oltre un miliardo di mu con suolo alcalino: è importante trasformare questo tipo di terreno in area coltivabile, sviluppando un riso ad alta tolleranza alla salinità. Utilizzando 100 milioni di mu di terra per coltivare questa nuova tipologia, la Cina può produrre 30 miliardi di chilogrammi di riso in più, in grado di sfamare altri 80 milioni di persone. Si tratta di una varietà interessante non solo per questa modalità di cotivazione, ma anche per le varietà tradizionali in quanto è resistente ai parassiti, alle malattie, al sale e agli alcali, e non ha bisogno di fertilizzanti. Un centro di ricerca apposito, di cui Longping è lo scienziato di riferimento, è stato istituito nel mese di ottobre a Qingdao, nella provincia dello Shandong. Analizzando decine di tipi di riso selvaggio resistente alla salinità, i ricercatori utilizzeranno la tecnologia di sequenziamento del gene per individuare nuove cultivar con queste caratteristiche. (Foto grande: terreni bruciati dalle risalenze saline a Sibari)
MERCATO AFRICANO STABILE
Nell’Africa subsahariana, il miglioramento dell’offerta regionale è percepibile con l’arrivo dei nuovi raccolti sui mercati.