La guerra in Ucraina continua ad avere un impatto negativo non solo sul mercato dei fertilizzanti, ma anche sull’industria dei medesimi. Secondo i dati diffusi dalla DG Agricoltura, a settembre 2021 il 70% della produzione di ammoniaca in Europa si era fermata a causa dell’instabilità del mercato del gas.
DATI EUROSTAT
Con l’inizio delle ostilità in Ucraina, l’importazione di fertilizzanti a base di urea di potassio e ammoniaca dalla Russia e dalla Bielorussia è diventata sempre più difficoltosa. Di conseguenza, i prezzi dei fertilizzanti al consumatore finale sono quintuplicati. (Ma si può seminare ottenendo alte rese). Secondo i dati Eurostat, il consumo annuo di ossido di potassio è stimato in 5,03 milioni di tonnellate, di cui il 92% viene utilizzato per la produzione di fertilizzanti e solo l’8% per il fabbisogno dell’industria chimica. Nel 2017, il 20% dell’ossido di potassio proveniva dalla Russia e dalla Bielorussia.
AMMENDANTI ORGANICI SONO ALTERNATIVA
Per quanto riguarda il consumo di urea potassica, l’Unione Europea ha bisogno di misure per migliorare la produzione di fertilizzanti e diversificare le importazioni, e a tal fine, come è noto, dopo l’inizio delle azioni militari in Ucraina, la Ue ha dato l’opportunità di sostenere i produttori di fertilizzanti, creando uno strumento speciale per monitorare il mercato dei fertilizzanti. Inoltre, si prevede di ridurre la dipendenza dall’importazione di fertilizzanti minerali nel prossimo futuro incoraggiando gli agricoltori a sostituirli con ammendanti organici alternativi.
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