Sta per terminare la mietitura del riso, anche se le piogge di questi giorni hanno ritardato le operazioni di raccolta e l’Ente Risi inizia a fare un bilancio: annata buona, non ottima ma buona. "Avremo un quadro pi preciso solo tra qualche giorno – spiega alla Provincia Pavese il direttore Roberto Magnaghi (nella foto) – per ora stato tagliato circa il 60% del raccolto, e l’impressione fino ad ora che la qualit sia sostanzialmente buona, con rese che appaiono differenziate a seconda delle province. Per questo non ancora possibile dare un quadro complessivo, poich solo tirando le somme si potr capire se davvero c’ stato un calo nella produzione, come appare in alcune aree, oppure se poi questa diminuzione sar compensata dall’aumento in altre zone". Anche i prezzi al momento non appaiono ancora condizionati dalle concessioni sui dazi che la Comunit ha fatto a Paesi produttori come Stati Uniti e Tailandia: "Per ora la campagna ha preso l’avvio con prezzi che si attestano ad un livello superiore rispetto ad un anno fa – spiega ancora Magnaghi – anche se l’accordo con la Tailandia per ora non ancora stato approvato dal consiglio dei ministri europei: si vedr quale impatto avr sul mercato comunitario quando entrer in vigore, con effetto retroattivo dal primo settembre. Anche perch bisogna mettere in conto che l’allargamento ai paesi dell’Est potrebbe avere effetti positivi almeno a parziale compensazione". Anche i produttori confermano la diagnosi dell’Ente Risi: "La campagna sembra positiva, con una buona produzione – spiega Flavio Barozzi, risicoltore e vicepresidente della societ di gestione della Sala contrattazione merci di Mortara – con rese alla lavorazione che vanno dai 60 kg al quintale fino a 66-67 kg. Anche la qualit del granello buona, in generale esente da difetti. Se a questo si aggiunge che durante la scorsa annata si sono quasi esaurite le scorte, possiamo dire che la partenza di questa campagna consente di vedere uno spiraglio di luce. Anche perch, a differenza dello scorso anno, le difficili condizioni atmosferiche non hanno permesso che arrivassero sul mercato nello stesso momento grossi quantitativi, ed i prezzi per ora hanno tenuto". Sul mercato del risone, gli indica sono quotati tra i 19 ed i 20 euro al quintale, come i lunghi da parboiled. Una variet come il baldo ha raggiunto i 25 euro al quintale, mentre per Arborio e Carnaroli il mercato, con circa un 25% in pi di superfici, appare pesante rispetto agli anni scorsi.
«GIU’ LE MANI DA EST SESIA»
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