L’Italia sta sperimentando sempre più frequentemente gli effetti dei cambiamenti climatici. Lunghi periodi di piogge scarse, alternati ad eventi devastanti per il territorio. Si tratta delle cosiddette bombe d’acqua, in cui in poche ore cade la quantità d’acqua che normalmente sarebbe caduta in diversi giorni o settimane.
Si va un vero sviluppo di metodologie nella prevenzione del rischio siccità. Le conseguenze negative, a volte tragiche, delle bombe d’acqua sono subito tangibili. Infatti, basti pensare a tutti i casi di allagamenti, alluvioni, ecc. i cui danni in termini economici, talvolta purtroppo anche di perdite umane sono più evidenti. Invece, i danni dovuti alla siccità, che colpiscono prevalentemente la filiera agricola, uno dei pilastri dell’economia italiana, appaiono più silenti.
Un esempio di emergenza dovuta alla siccità sono le condizioni di stress idrico in cui versa la Pianura Padana. Da qui, nasce l’esigenza di supportare le aziende agricole in una migliore gestione delle risorse idriche e di personale al fine di ottimizzare la propria produzione agricola ed economica.
IL PROGETTO TECH4YOU PNRR
Nell’ambito del progetto di ricerca “Tech4You”, uno degli undici Ecosistemi dell’Innovazione territoriali finanziati tramite i fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), avente come capofila l’Università della Calabria, il mondo scientifico, ottenendo un finanziamento di circa 118 milioni di euro, si pone come obiettivo il trasferimento tecnologico dei prodotti della ricerca al territorio per lo sviluppo dell’innovazione.
Tra i vari Progetti Pilota coinvolti in “Tech4You” volti principalmente a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, ce n’è uno che riguarda l’emergenza siccità. Quest’ultimo è denominato “Sistema di monitoraggio, previsione, preannuncio e gestione del rischio siccità”. L’obiettivo è di fornire alle aziende agricole sistemi di supporto alle decisioni in agricoltura (Smart Farming), al fine di rendere più efficiente e sostenibile la produzione agricola.
L’OBIETTIVO
L’obiettivo di questo progetto è lo sviluppo e l’applicazione di metodologie di ricerca ed operative nel settore della valutazione, della previsione e della prevenzione del rischio siccità. Il progetto coinvolge una nota azienda del territorio calabrese, la Soc. Agricola Terzeria s.r.l. Soc. Benefit. Qui verranno applicate in maniera operativa le metodologie sviluppate da parte del gruppo di ricerca CeSMMA (Centro Studi Modellazione e Monitoraggio Ambientale) dell’Università della Calabria.
L’ALLERTA
Al fine di fornire indicazioni operative alle aziende agricole a supporto delle decisioni nella gestione delle risorse idriche, l’Università della Calabria svilupperà un sistema di allertamento del rischio siccità tramite la stima di indici opportuni su più scale temporali. Il sistema di supporto alle decisioni (DSS) che sarà realizzato integrerà i prodotti di un sistema di monitoraggio, di un sistema di previsione a breve termine e di un sistema di previsione a medio-lungo termine (previsioni stagionali), per fornire uno strumento utile alla gestione proattiva del rischio siccità.
Il sistema di monitoraggio combinerà stime di indici legati alle condizioni idriche dei suoli ottenute da osservazioni satellitari in tempo reale con una rete di osservazioni multisensore a terra. Queste ultime comprendono le classiche stazioni meteorologiche, stazioni idrometriche che monitorano le portate del torrente che attraversa la zona agricola, utili per valutare le interazioni fra il deflusso superficiale e quello di falda, numerose sonde per la stima del livello di falda, dell’umidità e della temperatura dei vari livelli di suolo, sistemi per valutare l’attività vegetativa delle piante, ad esempio tramite il monitoraggio del flusso di linfa e delle micro-variazioni delle dimensioni dei tronchi di alberi da frutto attraverso dendrometri. Questo monitoraggio in continuo verrà integrato con misure ottenute da sorvoli periodici effettuati con il drone. Tutto questo per avere davvero uno Sviluppo di metodologie nella prevenzione del rischio siccità.
LE PREVSIONI PNRR
Il sistema di previsionI meteorologiche ed idrologiche a breve termine ad alta risoluzioneè attualmente operativo per l’intera regione Calabria (https://cesmma.unical.it/cwf/). Il sistema sarà oggetto di miglioramento attraverso l’uso di tecniche di intelligenza artificiale (AI – Artificial Intelligence), volte alla riduzione delle discrepanze fra osservazioni e previsione. Si realizzerà inoltre un sistema di previsioni meteo-idrologiche a scala stagionale. Si tratta del medio-lungo periodo, per stimare la disponibilità della risorsa idrica ai fini agricoli nelle regioni del mezzogiorno, anche attraverso l’utilizzo di tecniche di AI. Dalle previsioni a breve termine e stagionali saranno estratti dati ed indicatori specifici per l’area di studio, collocata nell’area della Piana di Sibari. Tali indicatori saranno integrati nel DSS congiuntamente ai dati forniti in real time dal sistema di misura a terra ed in remoto. Si forniranno così informazioni e previsioni probabilistiche ad alta risoluzione per il dominio d’interesse.
LA SCELTA DELLA SIBARITIDE
In seguito a questa fase dimostrativa, il DDS potrà essere replicato in altre zone a vocazione agricola. La scelta dell’areale della Sibaritide nasce dall’esigenza di testare il modello in un’area agricola complessa che presenta coltivazioni erbacee ed arboree nonché sottoposta ad un regime climatico che la include in quelle zone soggette a rischio desertificazione e salinizzazione delle falde e dei suoli.
Si tratta dell’areale in cui da piu’ di 200 anni si pratica la risicoltura con il chiaro intento di valorizzare la ricchezza delle portate idriche come servizio ecosistemico alla salvaguardia della fertilità biologica dell’agroecosistema policolturale mediterraneo. Infine la piattaforma T4Y (Tech for You) permetterà di realizzare prove di coltivazione del riso in contesti agronomici diversi. Si va dalla sommersione all’irrigazione a goccia ed all’asciutta. Cosi che si potranno prefigurare scenari diversificati per realizzare un “dimostratore”. E’ così possibile testare i prodotti del miglioramento genetico ed agronomico per la produzione risicola. Autore: Benito Scazziota
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