Al bando – afferma la Regione – si è arrivati anche dopo un confronto con le organizzazioni di categoria, in modo da accogliere molte proposte venute dal mondo agricolo. Verranno premiati i progetti di insediamenti in aree ad alto valore naturalistico, quelli che propongono un piano aziendale orientato al miglioramento dell’impatto ambientale dell’azienda agricola ed allo sviluppo aziendale indirizzato a produzioni rientranti in regimi di qualità o inserite in sistemi di tracciabilità volontaria sovra-aziendale; progetti che dimostrino una certa validità e qualità dell’idea imprenditoriale e la prospettiva di un aumento dell’occupazione, in linea con l’obiettivo di introdurre innovazione e competitività nel settore agricolo regionale e opportunità per il territorio. La presentazione che fa l’Amministrazione regionale del provvedimento non menziona i problemi emersi nelle scorse settimane intorno al Psr piemontese, sottolineando tuttavia che con questo provvedimento «si è puntato alla semplificazione della modalità di presentazione della domanda. Il beneficiario, grazie a un sistema telematico che propone varie tipologie di investimento, sia di acquisto macchinari ed attrezzature che di realizzazione o miglioramento delle strutture, può presentare la richiesta di sostegno relativa al solo premio o abbinata alla realizzazione di investimenti con la misura 4.1.2, inviando soltanto il piano aziendale e la relazione relativa agli investimenti». Non è ancora nota la valutazione dei sindacati agricoli, che nelle scorse settimane hanno criticato pesantemente il Psr piemontese. (07.03.2016)
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost