Il Paese più bello del mondo – non vi è alcun dubbio – è quello di ciascuno di noi. Quello dei sapori e soprattutto dei profumi della nostra giovinezza, che per i più fortunati restano gli stessi anche con il passare degli anni. Per chi ama la risaia, il Paese più bello del mondo è il mare dove non c’è il mare, gli aironi e le libellule, i muri scrostati col faccione del Duce e le lotte sindacali delle mondine, la pula e il risotto che fuma ancora. Per immortalare un Paese così ci vuole qualcuno che capisca la differenza tra un sorriso e l’altro. Come Livio Bourbon (foto piccola), che di facce ne ha “scattate” tante, ai quattro angoli del mondo, e adesso si è legato alle risaie, per dare corpo a questo progetto. “Il Paese più bello del mondo” mira a valorizzare un preciso territorio, le sue professionalità e le eccellenze locali”, dice lui e intanto scatta foto: ai risicoltori, ai figli, alle mogli, ai collaboratori, alle cascine, agli attrezzi, alla scenografia umana e professionale della risaia. Ne nasce una collana di libri fotografici che ritraggono i volti e i luoghi di precise aree geografiche. Anche un sito internet, un profilo facebook, una mostra itinerante e un documentario di 26 minuti in produzione. Da mesi è impegnato in un’attenta sessione fotografica per dare vita a “I Volti e i Luoghi del riso”. Potreste confonderlo con un abile professionista che vende il proprio prodotto, ma non è tutto qui. Nel progetto “I Volti e i Luoghi del Riso” vi è un’ambizione storiografica, solo che Bourbon invece di mettere in fila dati e date, te li compone in una scenografia di ritratti del territorio vercellese, novarese e lomellino. A questo progetto lavora con il milanese Andrea Brambilla. «Questo è uno strumento di documentazione e divulgazione; in sintesi un attento censimento fotografico che descrive attraverso tavole a colori a piena pagina il mondo risicolo e le attività ad esso connesse: agricoltori, cooperative, genetisti, associazioni di categoria, acquaioli, assicuratori, ricercatori, trasportatori, commercianti, mediatori…» dice lui stesso. Oltre 40 realtà risicole hanno già aderito al suo progetto (con i testi in doppia lingua: italiano e inglese in previsione di Expo 2015). Ad oggi lo patrocinano l’Ente Nazionale Risi, la Provincia di Vercelli, la Strada del Riso Vercellese di Qualità, l’assocazione nazionale ‘Città del riso’, l’A.N.G.A. di Vercelli e Biella, l’associazione Confagricoltura di Novara e VCO. Per saperne di più: http://www.ilpaesepiubellodelmondo.com/
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost